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Ciclabile Borgo Grappa- Rio Martino, il Comune di Latina perde il finanziamento da oltre 300mila euro

27 dicembre 2019 | 15:50
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Ciclabile Borgo Grappa- Rio Martino, il Comune di Latina perde il finanziamento da oltre 300mila euro

Il Comitato Tam denuncia: “Ennesima occasione persa per la valorizzazione per il litorale pontino. Anche nel caso di ricorso, il costo sarebbe a carico dei cittadini di Latina.”

Latina – La Regione Lazio ha revocato al Comune di Latina il finanziamento – di 322.226,50 euro – per la realizzazione della pista ciclo-pedonale Borgo Grappa-Rio Martino.

A denunciare l’ennesimo finanziamento perso dall’amministrazione Coletta è stato il comitato Tam (Territorio attivisti movimento), formato dagli esponenti del M5s di Latina, che, in una nota, fa sapere: “È del 10 dicembre e pubblicata sul BURL del 27 dicembre la determinazione della revoca della determinazione di decadenza dell’autorizzazione di spesa in favore del Comune di Latina per il contributo regionale di € 322.226,50, a valere sul “Fondo Straordinario” di cui all’art.41 della L.R. n.26/2007 concesso con la determinazione dirigenziale n. G03830 del 01/04/2015. Un’altra perdita per un progetto di sviluppo del litorale pontino, che adesso vedrà queste risorse ridestinate nuovamente sul “Fondo Straordinario” nell’ambito del completamento del “Piano degli interventi straordinari per lo sviluppo economico del litorale del Lazio”.

Ma – proseguono dal comitato – facciamo un quadro riepilogativo degli atti amministrativi sul progetto: con la Legge Regionale 28 dicembre 2007 n.26, concernente la Legge finanziaria regionale per l’esercizio 2008, con l’art.41 si istituisce un apposito capitolo di bilancio denominato “Fondo Straordinario per lo Sviluppo economico del litorale laziale”, con la DGR 799 del 31 ottobre 2008 è stato approvato lo schema di Avviso Pubblico per la manifestazione di interesse per l’individuazione degli interventi straordinari per lo sviluppo economico del litorale nei 22 comuni del litorale laziale e nei 2 comuni isolani, nella DGR n. 758 del 2 ottobre 2009 è stato approvato il “Piano degli interventi straordinari per lo sviluppo economico del litorale laziale”, con la DGR n.227 del 15/04/2014 vi è stata la rimodulazione del “Piano degli interventi straordinari per lo sviluppo economico del litorale laziale” e che con la Determinazione dirigenziale n. G16036 pubblicata in data 27/12/2018 sono state approvate le “Linee Guida 2018 relative alle procedure per il trattamento dei progetti e modello organizzativo, ivi comprese le attività di assistenza di Lazio Innova Spa”.

Con la determinazione dirigenziale n. G03830 del 01/04/2015 vi è stata la presa d’atto del progetto esecutivo dei lavori del progetto dal titolo “Pista Ciclabile per il Collegamento tra l’area di parcheggio in Borgo Grappa e Rio Martino” dal costo complessivo di € 358.031,00 prevedeva un contributo € 322.227,90 (90% a carico della da parte della Regione Lazio) stabilendo, nel contempo, modalità e tempi per la realizzazione dell’opera, che tra le altre prevedeva il termine di massimo 120 giorni per l’avvio dei lavori, dato termine risulta scaduto il 13 agosto 2016. Dopo diverse comunicazioni da parte dell’ente, vi sono state diverse proroghe concesse per l’avvio delle procedure.

Ma – prosegue la nota – ecco la beffa, il Servizio dell’Area “Economia del Mare” della Regione con una nota del 06/12/2018 ha provveduto a comunicare al Comune l’avvio del procedimento di revoca del contributo, nota alla quale il Comune di Latina non ha dato riscontro, non provvedendo entro i termini a dare dimostrazione dell’avvenuta attivazione dell’intervento in argomento e del perfezionamento dell’obbligazione verso terzi, con la trasmissione del contratto d’appalto dei lavori, né ha provveduto a richiedere una ulteriore proroga del termine previsto, appurato il verbale della visita conoscitiva di dei funzionari regionali redatto in data 26/09/2019 presso il Comune di Latina.  Ora, con la pubblicazione della determinazione n.G17249 del 10 dicembre si è chiusa questa vicenda con la perdita da parte del Comune di un finanziamento e la mancata realizzazione dell’infrastruttura e dalla mancanza di una programmazione strategica.

Chissà quale sarà la visione politica su questa scelta della giunta Coletta – conclude la nota -, se si deciderà di ricorrere, come la legge lo permette, dinanzi al Tribunale Amministrativo del Lazio nel termine di 60 giorni dalla pubblicazione, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato, entro il termine di 120 giorni, oppure di lasciar andare anche questo finanziamento. L’unica certezza è che, anche nel caso di ricorso, il costo sarebbe a carico dei cittadini, ormai esasperati dalla mancata valorizzazione del litorale, come le ultime risse verbali durante le commissioni ambiente hanno evidenziato.”

(Il Faro on line)