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Corridoio C5 a Fiumicino, prigionieri dell’ex casello ferroviario

27 dicembre 2019 | 18:15
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Corridoio C5 a Fiumicino, prigionieri dell’ex casello ferroviario

“E’ come se avessero preso la mia casa e l’avessero messa al centro del raccordo anulare”.

Fiumicino – “Buonasera, sono cittadino di Fiumicino e abito nel bel mezzo del corridoio nuovo corridoio C5, in viale del Lago di Traiano 161″ – comincia con queste parole la lettera di un cittadino di Fiumicino indirizzata al direttore de Il Faro online.

“Il Comune ha pensato a nuovi lavori della viabilità abilita alternativa per andare ad Ostia, e sarei anche d’accordo; non ha però preso in considerazione l’unica abitazione presente: un casello ferroviario dove noi abbiamo residenza, con la mia famiglia è un piccolo bimbo di 4 mesi.

Il corridoio sostituisce il treno che passava, non ricordo, più di 20 anni fa; era stato progettato per dei mezzi pubblici: ad oggi passano gli autoveicoli, in entrambi lati dell’abitazione. Sono già stato al Comune: non avendo avuto risposte positive in quanto chiedevo una banda laterale per attutire il rumore dato che passano camion e automezzi a tutta velocità.

Ho chiesto anche degli autovelox, un dosso artificiale davanti all’abitazione, ma niente di niente; capisco che siamo sotto le feste però io comunque lavoro in aeroporto, ho dei turni o le notti. Spero col vostro aiuto di poter uscire fuori da questa situazione magari avendo delle piccole strisce pedonali luminose, dei cartelli di rallentamento o qualcosa per rallentare le macchine visto che ho già parlato con i Comune

Ma ad oggi non mi hanno ancora risposto. Il rumore è h24, 7 giorni su 7 come se avessero preso la mia casa e l’avessero messa al centro del raccordo anulare.

Spero semplicemente di venire ascoltato, anche dal Sindaco, e che si mettano un attimo una mano sulla coscienza per questo piccolo mio figlio che ha 4 mesi: non è sopportabile questa cosa”.