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Diritto al lavoro, diritto alla sicurezza e tutela ambientale: ecco il 2020 di “Fare verde Fondi”

30 dicembre 2019 | 15:45
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Diritto al lavoro, diritto alla sicurezza e tutela ambientale: ecco il 2020 di “Fare verde Fondi”

Ciccone: “Speriamo che incontri come quello avuto il 20 Dicembre possano generare percorsi comuni sui temi della sostenibilità ecologica, economica e sociale.”

Fondi – La Cultura della Legalità sarà una delle priorità nel 2020. Almeno per noi. Felicissimo di aver ospitato a Fondi il nostro Vicepresidente nazionale e la Presidente Provinciale dell’Anmil, grazie alla solita grande disponibilità dell’Associazione Articolo Ventiquattro.

Per la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro, per difendere l’ambiente, per promuovere un sistema produttivo a misura d’uomo, alternativo ed una vera Economia Circolare” sono le parole di Francesco Ciccone, presidente del gruppo locale di “Fare Verde” Fondi che venerdì 20 Dicembre ha tenuto un incontro tematico sui temi della Sicurezza sul Lavoro e della Tutela dell’Ambiente.

Prima tappa di un nuovo format ideato dall’associazione ambientalista e che affronterà in un ciclo di conferenze “le sfide del 2020”, le criticità, le emergenze, le ambizioni, le aspettative di cittadini e associazioni che anche nel nuovo anno si ritroveranno a dover rispettivamente combattere, superare, coltivare e promuovere.

All’appuntamento hanno preso parte Massimo De Maio, vicepresidente Nazionale di “Fare Verde”, Debora Spagnuolo, presidente provinciale e consigliere nazionale dell’associazione fra mutilati e invalidi del lavoro, e l’avvocato Francescopaolo De Arcangelis, uno dei fondatori del gruppo locale ma anche Presidente di “Articolo Ventiquattro”.

Tanti i temi trattati, in un incontro che ha visto la presenza di molti Cittadini, rappresentanti di altre Associazioni e Volontari di “Fare Verde” delle realtà del sud pontino. “Produzioni energetiche, industriali e alimentari che avvelenano l’ambiente ma anche le persone, a partire dai lavoratori (come nel caso dell’ex Ilva, delle centrali a carbone, dell’agricoltura chimica intensiva, degli inceneritori di rifiuti), ma anche produzioni nel sud del mondo che coinvolgono addirittura i bambini. Da qui la necessità di fare rete per una conversione ecologica dell’economia” ha commentato Massimo De Maio.

L’ecologia ci insegna che tutto è connesso. Per questo crediamo che produzioni pulite abbiano effetti positivi anche sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori, speranzosi che incontri come quello avuto il 20 Dicembre possano generare percorsi comuni sui temi della sostenibilità ecologica, economica e sociale” ha concluso Francesco Ciccone.

(Il Faro on line)