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Canto: “Anche Parco Leonardo alla protesta per dire no alla discarica di Monte Carnevale”

10 gennaio 2020 | 12:28
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Canto: “Anche Parco Leonardo alla protesta per dire no alla discarica di Monte Carnevale”

Il presidente del Comitato di Quartiere: “È inutile parlare di riqualificazione urbana e progetti sociali se poi ci ritroveremo accanto ad una montagna di rifiuti”

Fiumicino – “Sabato 11 gennaio siamo pronti ad affiancare i comitati della Valle Galeria in questa battaglia di civiltà“. Esordisce così Antonio Canto, presidente del Comitato di Quartiere Parco Leonardo, che in un comunicato aggiunge: “Abbiamo dato il nostro contributo producendo un video andato online e nei tg regionali, assieme ai cittadini residenti nella Valle Galeria, immaginando un possibile scenario post-apocalittico dove gli uomini non hanno più un volto o un’identità, subissati dall’inquinamento“.

“Ma la speranza di ‘tornare a respirare’ senza pericoli rimane l’obiettivo principale di questa lotta. La manifestazione sarà un punto di partenza, l’inizio di una nuova protesta dei cittadini contro le inadeguatezze dell’amministrazione. Raggi ritiri l’ordinanza e Zingaretti porti in aula un piano rifiuti regionale degno di questo nome; è inutile parlare di Lazio Green sul sito istituzionale e poi stroncare il ciclo dei rifiuti predisponendo una nuova discarica nella Valle Galeria”, aggiunge Canto.

“Le due istituzioni si parlino per creare un circolo virtuoso, portino avanti la bonifica della Valle mai completata. Se il gioco prevede di arrivare ad una fase emergenziale di gestione dei rifiuti e passare la palla al Ministro Costa, lo dicano senza indugi e senza allarmare le famiglie che da anni lottano per tornare a respirare nel Municipio XI e XII. Anche Fiumicino subirà questo scempio, specie a Parco Leonardo e non possiamo permetterlo.

Già siamo vittime di puzze e miasmi dovuti alla raffineria di Roma, ai Tmb di Malagrotta e la trasferenza Ama di via Malnome, senza contare l’aeroporto. È inutile parlare di riqualificazione urbana e progetti sociali se poi ci ritroveremo accanto ad una montagna di rifiuti“, continua Canto.

“La direttiva europea 2001/42/CE indica chiaramente che la pubblica amministrazione consulti preventivamente i cittadini nelle decisioni ad impatto ambientale. Si convochino associazioni e comitati per valutare la proposta di un possibile termovalorizzatore anche a Fiumicino, così come espresso da Orazio Azzolini in un comunicato (leggi qui). E’ una proposta e va considerata come un suggerimento valido rispetto al caos attuale su Roma, ma se Fiumicino vorrà percorrere l’indipendenza del proprio ciclo dovrà dotarsi di impianti di recupero di materia e centri di riuso creativo.

Essendo Fiumicino un Comune virtuoso con una differenziata da ‘Comune Riciclone’ , potremmo trarre vantaggio dalle frazioni dei rifiuti e seguendo le stringenti norme europee, con progetti validi ed innovativi, abbiamo il dovere morale e l’obbligo civile di pensare al futuro della nostra società. Ci vuole più lungimiranza e coraggio, non si può sempre amministrare in uno stato emergenziale, dobbiamo essere da esempio per le nuove generazioni”, conclude Canto.

(Il Faro online)