Caos rifiuti a Roma, anche Enac dice “no” alla discarica a Monte Carnevale

12 gennaio 2020 | 17:33
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Caos rifiuti a Roma, anche Enac dice “no” alla discarica a Monte Carnevale

Enac definisce il sito una “scelta sbagliata” e “non condivisibile”, per i rischi connessi al fenomeno del wildlife strike

Roma – Anche da Enac arriva un no alla discarica a Monte Carnevale. In una lettera alla città metropolitana di Roma e alla Regione Lazio, l’Ente nazionale per l’aviazione civile definisce il sito, indicato dalla sindaca di Roma Virginia Raggi nella delibera di Capodanno una “scelta sbagliata” e “non condivisibile”, per i rischi connessi al fenomeno del wildlife strike (l’impatto tra un aereo e un volatile ndr) e alle “ripercussioni sulla sicurezza del trasporto aereo”. Aspetti sulla cui “valutazione”, sottolinea Enac, la “competenza istituzionale è attribuita all’Enac stesso dall’art.711 del codice della navigazione”.

“Si fa osservare – si legge nella lettera – che l’area di Monte Carnevale dista pochi chilometri dall’aeroporto di Fiumicino, il più grande aeroporto di Italia frequentato annualmente da circa 43 milioni di passeggeri, e che il sito si trova vicino all’ex discarica di Malagrotta che per decenni è stata una minaccia per la sicurezza dell’aviazione civile.

Infatti si ricordano i due incidenti aerei avvenuti in aeroporto nel 2007 e nel 2012 (Delta Airline N834MH, Arerolineas Argentinas AR1141) a causa della presenza di gabbiani reali, una specie particolarmente grande, gregaria e numerosa che ha trovato il nutrimento dai rifiuti della discarica di Malagrotta”.

“Dal 2013, con la chiusura della discarica di Malagrotta, in aeroporto la presenza di gabbiani – sottolinea l’Enac – è crollata del 76% in un solo anno e questo ha determinato un calo dell’83% dell’indice di rischio stabilito dall’Enac, con un notevole miglioramento della sicurezza aerea”.

“Pertanto – conclude Enac – si vuole mettere in guardia da eventuali future responsabilità su scelte sbagliate e non condivisibili e nello stesso tempo si offre la propria disponibilità sin da subito a valutare secondo le proprie attribuzioni di competenza i possibili esiti che vorranno essere esaminati per la destinazione a discarica di rifiuti solidi urbani”.

(Il Faro online)