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Omicidio- suicidio a Formia, i risultati dell’autopsia

12 gennaio 2020 | 12:00
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Omicidio- suicidio a Formia, i risultati dell’autopsia

L’autopsia sulle vittime ha confermato quanto già dedotto da Carabinieri e medico legale: si è trattato di una sparatoria in movimento.

Formia – Per la dottoressa Daniela Lucidi, medico legale incaricato dal sostituto procuratore Emanuele De Franco, quello delle tre autopsie delle vittime dell‘omicidio- suicidio che si è consumato nei giorni scorsi a Formia, nelle centralissima Piazza Mattej(leggi qui) è stato un tour de force. Un tour de force durato quasi 12 ore, ma che è servito a chiarire, quantomeno balisticamente parlando, la dinamica della tragedia.

La dinamica della tragedia

Secondo quanto emerso dalle autopsie, è stato possibile confermare quanto già accertato, in prima battuta, sia dai Carabinieri che dalla stessa dottoressa Lucidi, in occasione della ricognizione cadaverica: si è trattato di una sparatoria in movimento. Una sparatoria, in cui, le vittime non sono mai rimaste ferme sul luogo del delitto.

Non solo. L’autopsia ha chiarito un’ulteriore dinamica: la “vera” vittima, tra i due coniugi, era la professoressa Forcina, che è stata raggiunta da più colpi alla schiena – probabilmente, mentre cercava di scappare, dopo aver compreso le intenzioni di suo cugino.- Mentre, pare che il marito della donna, il professor Gionta, sia stato colpito solo una volta, al torace.

Resta ancora da chiarire, però, l’esatta dinamica temporale in cui sono avvenuti i fatti: chi è stato a morire prima – i fatti, lo ricordiamo sono avvenuti intorno alle 13.30 -, tra i due coniugi, verrà stabilito solo tra 90 giorni, dopo il deposito della perizia, che aiuterà a stabile definitivamente anche quale sia effettivamente il calibro dell’arma usata contro le vittime.

Il movente

Parallelamente agli esami autoptici, le Forze dell’ordine stanno portando avanti le proprie indagini per fare chiarezza circa il movente che si nasconde dietro questa immensa tragedia familiare.

Per il momento, i Carabinieri della stazione di Formia, hanno ascoltato diversi testimoni, in particolar modo i commercianti di Piazza Mattej, luogo su cui si affaccia il palazzo in cui hanno perso la vita le tre vittime, ora posto sotto sequestro giudiziario.

A scoprire la tragedia, lo ricordiamo, un’avvocatessa dello studio legale sito al terzo piano del palazzo, che, in quel momento, stava rientrando a lavoro dopo la pausa pranzo. È stata lei a trovare la professoressa riversa per le scale, ormai senza vita.

(Il Faro on line)