“Basta giocare sulla pelle dei lavoratori!”: il Nursind lancia l’allarme

14 gennaio 2020 | 17:40
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“Basta giocare sulla pelle dei lavoratori!”: il Nursind lancia l’allarme

“Continua inesorabile lo smantellamento e la privatizzazione dell’Ares 118”

Roma – “Continua inesorabile lo smantellamento e la privatizzazione dell’Ares 118, tutto questo avviene e continua ad avvenire nonostante le promesse del governatore della regione Lazio e i proclami di tutti coloro che sino a qualche giorno fa sbandieravano e paventavano la “reinternalizzazione” del servizio di emergenza-urgenza territoriale 118 regionale” – è questo il grido d’allarme lanciato dal segretario provinciale Nursind Roma Stefano Barone.

“Una promessa volata via ancor prima della fine dell’anno. Difatti il 30 dicembre u.s. con la delibera n°365, l’Ares 118 sul proprio albo pretorio pubblica un bando per una procedura selettiva tra, enti, associazioni, ed istituzioni di volontariato allo scopo di affidare a terzi per la durata di tre anni, rinnovabili di uno, un totale di 116 mezzi di soccorso divisi tra ambulanze di soccorso di base ed avanzato ( medico a bordo) alla modica cifra di ben 42 milioni annui che sommati portano l’importo di spesa previsto a 126 milioni di euro, il tutto salvo rinnovi successivi.

Siamo oramai oltre l’immaginato e l’immaginabile ogni giorno sembra essere buono, per questa giunta, per trovare un provvedimento che anziché salvare il salvabile, mina, smantella e distrugge pezzi di sanita’ pubblica.

penti i fari delle telecamere sul concorso dell’A.o.u. S. Andrea e sulle migliaia di assunzioni di infermieri promesse, a tutt’oggi non ancora effettuate, si assiste ad oggi al fallimento totale dei piani assunzionali, per noi altamente sottostimati, ma aggirati grazie all’ingresso delle agenzie per il lavoro (ahinoi, come previsto dal contratto nazionale!).

Quindi al precariato del precariato, al ritardo delle procedure di stabilizzazione dei professionisti gia’ in servizio presso il S.s.n. con rinnovi e proroghe contrattuali estemporanee affidate alla fantasia di alcuni direttori generali, ai piani di gestione per il sovraffollamento dei pronto soccorso previsti per il periodo invernale e gia di fatto risultati fallimentari ed inefficaci con il picco del cosiddetto fenomeno  “blocco barella“ che nella giornata del 12 gennaio ha visto bloccate negli ospedali della capitale, ben 50 ambulanze del servizio 118.

In considerazione di quanto esposto la scrivente O.s. al fine di porre in essere immediati interventi atti a garantire un servizio sanitario pubblico, efficace, efficiente e di qualità, chiede l’immediata revoca della libera n° 365 e l’inizio delle procedure di reinternalizzazione del servizio 118 con il doveroso riconoscimento delle professionalità’ e competenze acquisite dai professionisti che gia a vario titolo operano quotidianamente nel servizio di emergenza extraospedaliera, ed infine l’assunzione immediata dei vincitori del concorso A.o.u. S. Andrea”