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Reddito di cittadinanza, la Sinistra di Ardea: “Il Comune faccia rispettare la legge”

La sinistra di Ardea esorta l’Amministrazione all’applicazione del decreto per disporre così "di risorse utilissime in un comune in grave sofferenza"

Ardea – “È scattato l’obbligo per i percettori del reddito di cittadinanza di svolgere 8 ore di mansioni specifiche nel Comune di residenza”; è quanto si legge in un comunicato diffuso da La Sinistra di Ardea.

Difatti, per i beneficiari del reddito di cittadinanza voluto dal Movimento 5 Stelle vige ora l’obbligo di svolgere i Puc, ossia “progetti a titolarità dei comuni collettività, in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, cui il beneficiario del reddito di cittadinanza è tenuto ad offrire la propria disponibilità ai sensi dell’art. 4,comma 15, del decreto-legge n. 4 del 2019” come riportato sulla Gazzetta Ufficiale dell’8 gennaio 2020 (leggi qui).

I cittadini che possiedono il reddito di cittadinanza dovranno quindi collaborare con i propri comuni di residenza svolgendo mansioni socialmente utili, come recentemente imposto dal decreto del ministero del Lavoro.

La Sinistra di Ardea, tramite la propria pagina Facebook, esorta l’amministrazione comunale ad applicare il suddetto decreto a beneficio del Comune, e chiede “di conoscere quanti sono i percettori nel comune, quanti sono quelli che rientrano nella possibilità di svolgere lavoro socialmente utile così come previsto dal decreto.

La sinistra di Ardea ritiene che lo stato dei servizi della città potrebbe trarre beneficio da tale impegno con costi irrisori per l’Amministrazione che riguarderebbero, in sostanza, le attrezzature da fornire ai cittadini da impiegare in quanto le coperture assicurative sono a completo carico di Inail come previsto dal Decreto stesso – continua la Sinistra di Ardea nel Comunicato Stampa –. A tal proposito proponiamo un elenco di attività possibili: pulizia di siti particolari; taglio dell’erba nei giardini pubblici; manutenzione e pulizia; accompagnamento in entrata ed uscita dei ragazzi a scuola; attivazione di un servizio di recapito a domicilio di farmaci o spesa su ordinazione (per necessità dimostrata); ritiro documentazione da uffici pubblici con consegna a domicilio; aiuto anche di tipo domestico alle persone in condizioni di non autosufficienza, o persino accompagnamento.

Insomma andare a investire sull’utilità sociale laddove essa è più carente. La sinistra di Ardea esorta quindi l’Amministrazione all’applicazione del decreto disponendo, in questo modo, di risorse utilissime in un comune come Ardea in grave sofferenza”.

(Il Faro online)