Servizio di ambulanze nei territori provinciali, salve le coop professionali e le Ati

14 gennaio 2020 | 21:17
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Servizio di ambulanze nei territori provinciali, salve le coop professionali e le Ati

La delibera n. 20, siglata oggi, annulla la famigerata delibera 365 del 30 dicembre 2019: le ambulanze non passano al “volontariato”

Roma – Poteva essere un’ecatombe occupazionale, con circa 700 famiglie, quelle dei dipendenti delle cooperative e delle imprese che operano nel settore dell’emergenza, messe sul lastrico dall’oggi al domani. Anzi, forse sarebbe più corretto dire da un anno all’altro, visto che con la delibera 365/19 siglata il 30 dicembre 2019, veniva sottratto il lavoro alle cooperative per affidare il servizio nelle mani del volontariato.

Il risultato conseguenziale sarebbe stato che per lavorare ci si sarebbe dovuti fingere “volontari” o sperare che le associazioni di volontariato che andranno a svolgere il servizio, accettassero di inserire, a tempo determinato, qualcuno nel loro organico.

Ma attenzione: non tutti però. Perché la delibera prevedeva – nel rispetto della norma – che solo il 50% degli operatori avrebbe potuto essere assunto, tutti gli altri a spasso, o “volontari”. A Roma sulla graticola c’erano 270 operatori, a Frosinone 25, a Latina 240 e tra Rieti e Viterbo saranno ben 170 persone.

La delibera aveva la sua “ratio” in una sentenza che rafforzava una vecchia direttiva della Corte di Giustizia Europea, (direttiva 2014/24/UE) che annoverava tra le possibilità di risparmio, per quelle regioni in costante affanno, l’affidamento alle associazioni di volontariato dei servizi di emergenza-urgenza 118 su strada, qualora di fondi in cassa, per il sistema del 118, fossero insufficienti.

Lo spettro era dunque che il 50% dei dipendenti dell’ATI che attualmente svolge l’appalto europeo, con il subentro delle associazioni di volontariato, perdesse il lavoro. Senza alcuna altra possibilità di trovarne un altro.

E tutto per almeno 3 anni, per un ammontare di circa 120 milioni di euro. Medici, infermieri, autisti soccorritori e barellieri, sono dunque scesi sul terreno di lotta sindacale, e proprio oggi hanno ottenuto la loro vittoria: con delibera n. 20, infatti, viene annullata la famigerata delibera 365 del 30 dicembre 2019.