Il fatto |
Cronaca Locale
/

Fondi e Sabbioneta: firmato il patto di amicizia

15 gennaio 2020 | 15:50
Share0
Fondi e Sabbioneta: firmato il patto di amicizia

“I Gonzaga da Fondi a Sabbioneta: un legame storico tutto da scoprire”: questo il titolo dell’incontro tra le due città.

Fondi – Fondi e Sabbioneta: firmato, lo scorso 10 gennaio, il patto di amicizia. Un patto, quello siglato nella sala consiliare del comune lombardo, dal il Sindaco della “città ideale” Marco Pasquali e dal vicesindaco e assessore alla Cultura di Fondi Beniamino Maschietto – in rappresentanza del sindaco Salvatore De Meo –  nato per rinnovare e consolidare i rapporti tra le due città.

Tra le autorità presenti anche il vicepresidente della Provincia di Latina Vincenzo Carnevale, il vicesindaco del Comune mantovano di Villimpenta, Nicoletta Bonifacci, la consigliera comunale di Villimpenta con delega all’Istruzione Maria Teresa Formoso e il presidente della Pro Loco di Sabbioneta Massimo Gualerzi.

L’iniziativa è stata promossa dalle sezioni FIDAPA (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari) e BPW (International Federation of Business and Professional Women Italy) di Mantova e di Fondi – Lenola – Sperlonga con l’intento di valorizzare una nuova rete di relazioni istituzionali tra i due Enti.

“I Gonzaga da Fondi a Sabbioneta: un legame storico tutto da scoprire” è stato il titolo dell’incontro, cui hanno preso parte le rappresentanti della Sezione FIDAPA Fondi – Lenola – Sperlonga Rosa Maiorino e Antonia Di Fazio, con il compito di presentare il calendario da collezione FIDAPA 2020 e di ripercorrere la storia dei Colonna e dei Gonzaga di Fondi.

“Questo incontro – hanno affermato Pasquali e Maschietto – testimonia il legame tra le due città. Un punto di partenza per nuovi rapporti istituzionali ed economici tra due Comuni legati dal filo storico che passa dal casato dei Gonzaga.”

Più precisamente, il ricordo di Giulia – zia di Vespasiano Gonzaga, fondatore di Sabbioneta e nato a Fondi nel 1531 –, una delle donne più celebri del Cinquecento italiano. Nata a Gazzuolo nel 1513, fu mandata in sposa a soli 13 anni al conte di Fondi Vespasiano Colonna. Rimasta vedova dopo soli due anni, creò per alcuni anni a Fondi – che per suo merito fu chiamata “la piccola Atene” – una corte frequentata da intellettuali, scrittori, pittori e poeti.

Da Fondi fuggì nel 1535, quando il pirata turco Barbarossa tentò di rapirla per portarla in dono al sultano Solimano il Magnifico. Rifugiatasi a Napoli mantenne importanti relazioni culturali, cercò di tessere strategie politiche e alleanze matrimoniali, frequentò ambienti religiosi considerati eretici. Alla sua morte, avvenuta nel 1566 nel convento di San Francesco delle Monache a Napoli, lasciò i propri beni in eredità al nipote Vespasiano, che le era stato affidato in giovane età.

(Il Faro on line)