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Carabinieri, alla Salvo D’Acquisto la celebrazione di Sant’Antonio Abate

Autorità militari e sportive nella caserma romana. Santa Messa alla presenza dei bambini delle scuole

Roma – Si è svolta all’interno della Caserma “Salvo D’Acquisto” di Roma la cerimonia liturgica di commemorazione durante la quale l’Arma dei Carabinieri, come ogni anno, ha reso omaggio alla memoria di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali.

All’interno del maneggio “Raimondo D’Inzeo”, struttura di competenza del IV° Reggimento Carabinieri a Cavallo, è stata celebrata la Santa Messa alla presenza delle numerose autorità presenti, primo tra tutti il Comandante le Unità Mobili Specializzate “Palidoro” Gen.C.A. Riccardo Amato seguito dal Capo di Stato Maggiore del Comando Unità Mobili e Speciali Gen.Brig. Alessandro Casarsa, dal Gen.C.A. Ciro D’Angelo, Comandante del C.U.F.A., dal Col. Stefano Caporossi, Comandante del IV° Reggimento Carabinieri a Cavallo Col. Stefano Magrini, dal Comandante del Reggimento Carabinieri Corazzieri nonché dal Col. Gianni Massimo Cuneo, Comandante del Centro Sportivo Carabinieri.

durante la messa alla Salvo D’Acquisto

In rappresentanza degli atleti del comparto sportivo dell’Arma l’App.Sc. Stefano Brecciaroli, fuoriclasse del concorso completo e quattro volte olimpionico dai Giochi di Atene 2004 a Rio 2016, attualmente a caccia del pass per le prossime Olimpiadi di Tokyo 2020. Tra i graditi invitati anche Guido D’Inzeo, figlio del compianto Gen. Raimondo D’Inzeo, icona assoluta dell’equitazione azzurra e mondiale, oro alle Olimpiadi di Roma  del 1960 e due volte campione del mondo.

A chiudere l’ampio gruppo di figure istituzionali e delle autorità convenute per l’occasione, i bambini di alcune scolaresche romane e una rappresentanza della Pia Unione dei Fratelli di Sant’Antonio Abate di Monterotondo, storica organizzazione comunitaria con sede nella cittadina laziale, che da cinquecento anni celebra e promuove il culto della figura di Sant’Antonio D’Abate e dei suoi principi.

“Gli animali vanno rispettati e valorizzati per il grande contributo che riescono ad offrire all’uomo e alla società nelle attività quotidiane ma anche ai fini di una migliore convivenza. Vanno considerati alla stregua degli esseri umani, evitando allo stesso tempo di umanizzati per non fare loro del male forzandone abitudini ed esigenze”. L’Arma dei Carabinieri, nei diversi impieghi che fa degli stessi in servizio, ha da sempre cercato di rispettare gli amici animali, i loro tempi, la loro dieta, i loro ritmi, i loro bisogni, ricercando il giusto rapporto con l’uomo e con le attività istituzionali e operative congiuntamente intraprese.

“Che Sant’Antonio ci dia questa grazia – questo il messaggio rivolto alla platea dei presenti al termine dell’omelia del giorno – e cioè capacità di essere migliori con noi stessi e con tutti gli animali”.

Le cerimonia è proseguita poi con la recitazione della preghiera del cavallo e con la benedizione dei numerosi animali giunti al seguito dei presenti, i cavalli del IV° Reggimento Carabinieri a Cavallo, quelli di una rappresentanza del Reparto equestre della Polizia di Stato nonché una nutrita comitiva di cani di ogni taglia, tra cui quelli delle Unità Cinofile dell’Arma e altri giunti al seguito di molti dei presenti.

(Il Faro on line)