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Il calcio italiano piange Pietro Anastasi. Gravina: “Leggenda e straordinaria persona”

E’ scomparso dopo una lunga malattia l’ex calciatore della Juventus. I funerali a Varese lunedì. Il ricordo dei tifosi e dei personaggi del calcio

Milano - Dalla notte scorsa il calcio italiano piange la figura di Pietro Anastasi. E’ morto all’età di 71 anni il simbolo del calcio degli anni ’70 dopo una lunga malattia. Era stato colpito dalla Sla e come  riporta la Gazzetta dello Sport, è stato lui stesso a chiedere di spegnere per sempre la luce, ieri notte.

Gianni Agnelli lo chiamava Pietruzzo, per le sue origini siciliane e gli operai della Fiat di quegli anni lo avevano adottato come modello e idolo con le stesse radici meridionali.

Capocannonniere con 278 gol segnati con la Juventus

Roberto Bettega e Pietro Anastasi

Anche lui in cerca di fortuna, come i dipendenti della crescente azienda automobilistica di quegli anni. Vestì la maglia della Juventus e vinse tre scudetti a Torino. Fu uno degli autori della favola calcistica bianconera di quegli anni e fu uno degli attaccanti più amati e più prolifici. Giocò 278 partite con la squadra torinese e  realizzò 78 reti. Divenne capocannoniere della Coppa delle Fiere 1970/1971 e della Coppa Italia 1974/1975. Vestì anche le maglie dell’Inter, dell’Ascoli e del Lugano.

Fu uno degli eroi azzurri della Coppa Europa in Italia. Nel 1968 campione continentale

la Nazionale Italiana di calcio

Restò nei cuori dei tifosi italiani soprattutto per aver alzato al  cielo la Coppa Europa con la Nazionale azzurra durante la competizione casalinga degli Europei nel 1968. Segnò un grande gol allo Stadio Olimpico durante l’evento internazionale con l’Italia. Cominciò a fare il raccattapalle per il Catania. Durante una partita con la Juventus, chiese una foto con il suo idolo John Charles. Una immagine profetica quella. Dopo alcuni anni cominciò l’ascesa dell’attaccante siciliano. Si trasferì in Lombardia dove vestì la maglia del Varese. Uno scambio particolare con la Juventus. Quando Agnelli lo acquistò dalla squadra lombarda per 60 milioni di lire. Si realizzò un sogno sempre inseguito. E cominciò la favola di Anastasi a Torino.

Il ricordo e la proposta del Comune di Catania

Anastasi con la maglia dell'Italia

Un ragazzo di sani principi che giocava a calcio e una persona che mantenne gli stessi valori, anche quando smise di giocare.  E’ di notizia di queste ore che il Comune di Catania vuole intitolare uno dei campi di sua proprietà proprio al beniamino Petruzzo. Il Sindaco della cittadina siciliana ha dichiarato: “Diamo il nome di Anastasi a un campo della nostra città”. Salvo Pogliese ha proseguito: “Anastasi ha sempre mantenuto un legame forte con Catania, coi familiari, gli amici e i tanti sportivi. A questo importante figlio della nostra terra intitoleremo uno dei campi di calcio comunali, a testimonianza del grande valore simbolico che la sua carriera ha rappresentato".

I messaggi e i ricordi dei tifosi, delle autorità del calcio e dei personaggi famosi

Mazzola, Anastasi e Rivera

E in queste ore ricordi, messaggi e parole stanno riempiendo articoli e pagine social. Il primo messaggio lo ha diffuso proprio la Juventus: “È un giorno triste per il calcio italiano e per tutti coloro che lo hanno conosciuto". L'incipit della nota del club bianconero. Commosso anche Dino Zoff: "Ho un ricordo molto presente di Pietro – ha ammesso l'ex portiere della Vecchia Signora e della Nazionale, come riportato dalla Gazzetta dello Sport - abbiamo giocato tanti anni insieme vincendo anche l'Europeo del 1968. Era amato e apprezzato da tutti i tifosi". L’ex calciatore della Juventus Claudio Marchisio ha dedicato queste parole al campione scomparso sulla sua pagina ufficiale di Instagram:“È stato uno di quei calciatori di cui ti innamoravi dai racconti di tuo padre”.

La pagina di Facebook Juventus Family 1897 riporta: “Domani, in occasione di #JuveParma, verrà osservato all'Allianz Stadium un minuto di silenzio, e la Juventus scenderà in campo con il lutto al braccio, in memoria di Pietro Anastasi”. E i tifosi bianconeri esprimono il loro cordoglio: “Buon viaggio Campione”. “Ciao campione. Grazie per le volte che mi hai fatto sognare. R. I. P. Condoglianze alla famiglia”. “Che la terra ti sia lieve.... ciao Pietruzzu”. Scrive invece lo Juventus Club Andrea Fortunato su Facebook. L’allenatore della Juventus Sarri ha dichiarato: “E’ stato un giocatore importantissimo per questo club e per il calcio italiano. – ha esordito il mister bianconero nella sua intervista su tuttojuve.com - una delle prime partite che ricordo di quando ero piccolo è la finale dei campionati europei del '68 e lui era uno dei protagonisti. Mi sembra giusto rendere omaggio a un grande giocatore e, quelli che l'hanno conosciuto mi dicono anche un grande uomo”. Il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina lo ricorda in questo modo, come riportato dall’Ansa: “Salutiamo una leggenda del calcio italiano, un giocatore straordinario, ma soprattutto una persona di grande spessore stimata e apprezzata da tutti. Pietro Anastasi rimarrà per sempre nei cuori di tutti i tifosi azzurri per la vittoria dell'Europeo del '68, protagonista determinante della rinascita del calcio nazionale dopo anni bui. E’ per onorare personaggi come lui - conclude Gravina - che abbiamo istituito le Leggende Azzurre all'interno del Club Italia: i suoi valori morali e tecnici eccezionali siano viva testimonianza per le future generazioni". Sandro Mazzola dice: "Amico e giocatore eccezionale". L'Inter scrive sulla pagina ufficiale web: "Si è spento all'età di 71 anni Pietro Anastasi. Nato a Catania il 07-04-1948, l'ex attaccante ha militato nell'Inter per due stagioni dal 1976 al 1978 collezionando 66 presenze e 13 gol e conquistando una Coppa Italia. FC Internazionale Milano esprime il proprio cordoglio per la sua scomparsa, alla famiglia vanno il pensiero e l'affetto di tutto il Club e dei tifosi nerazzurri".

 

Anastasi con la maglia della Juve

In questo modo la Lega di Serie A commemora Anastasi:"È scomparso Pietro Anastasi. Ma non scomparirà mai il segno indelebile che ha lasciato nella storia del nostro calcio. Riposa in pace, campione!". Come riporta ancora tuttojuve.com Antonio Conte, allenatore dell’Inter, dichiara: “Siamo vicini alla sua famiglia. È un momento doloroso per tutti, era davvero una grande persona". Darwin Pastorin, per tanti anni giornalista di Tuttosport al seguito della Juventus scrive su Facebook: "Ciao Pietro, idolo della mia giovinezza, amico mio caro..".

 

 

 

 

(Il Faro on line)