Caos supplenze

Scuola, ritardo dei concorsi: la prossima estate saranno almeno 200 mila i supplenti da nominare

21 gennaio 2020 | 07:00
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Scuola, ritardo dei concorsi: la prossima estate saranno almeno 200 mila i supplenti da nominare

Si allungano i tempi per i concorsi ordinari e riservati per docenti, previsti dal Decreto Scuola

Scuola – È ormai certo che le procedure a rilento per l’attuazione dei concorsi per immettere in ruolo 48 mila docenti produrranno le assunzioni non prima di un anno e mezzo: ciò significa che la prossima estate saranno almeno 200 mila i supplenti da nominare fino al termine dell’anno scolastico.

Si allungano i tempi per i concorsi ordinari e riservati per docenti, previsti dal Decreto Scuola, convertito nella Legge 159/2019 ed entrato in vigore il 19 dicembre scorso: “il cambio al vertice del ministero dell’istruzione e lo sdoppiamento del Miur, oltre a ritardare la predisposizione dei nuovi assetti direttoriali e dei principali atti da emanare – scrive oggi Tuttoscuola – avranno come conseguenza lo slittamento delle nomine dei vincitori dei concorsi all’anno scolastico successivo, anziché al 1° settembre 2020, come più volte era stato annunciato dai tre ministri che si sono succeduti nell’ultimo anno al palazzo della Minerva a Roma”.

ESTATE 2020, ALMENO 200 MILA CONTRATTI A TEMPO

“Poiché non potranno esserci nuovi vincitori da nominare a settembre, quello che ci dobbiamo aspettare è un inizio del prossimo anno scolastico con nomina annuale di molti docenti precari sui posti rimasti vacanti (non meno di 24 mila per la secondaria e 16 mila per infanzia e primaria, pari complessivamente a non meno di 40 mila posti, sostegno compresi) per mancata nomina dei vincitori del concorso. Alle nomine annuali dei docenti con contratto a tempo determinato si dovranno aggiungere quelle fino al termine delle attività didattiche (30 giugno) su posti in organico di fatto (oltre 80 mila su posti di sostegno in deroga e altri 30-40 mila su spezzoni di cattedra, per un totale stimabile intorno a 110-120 mila posti)”, conclude la rivista specializzata.

Secondo l’Ufficio Studi dell’Anief, la stima delle 160 mila cattedre annuali da assegnare ai supplenti è inferiore a quella che si andrà a concretizzare: negli oltre 8 mila istituti scolastici si avrebbe bisogno, infatti, di un alto numero di posti per docenti che non risultano nei tabulati del ministero dell’istruzione, ma che poi all’ultimo momento spuntano, sotto varie forme e con improbabili motivazioni per giustificarne il ritardo, che porterà senza dubbio la macchina amministrativa a sottoscrivere non meno di 200 mila contratti a tempo determinato con scadenza coincidente almeno con la fine dell’anno scolastico.

Proprio per prevenire questo probabilissimo scenario, che per la scuola rappresenterebbe una vera catastrofe, il sindacato Anief ha predisposto una serie di emendamenti al testo già pubblicato in Gazzetta Ufficiale del decreto Milleproroghe 162/19, da presentare in I e V Commissione della Camera, per i quali proprio oggi è prevista la scadenza. Tra le varie vive richieste di modifica del sindacato ne risultano cinque specifiche per trovare una soluzione immediata al fenomeno crescente della supplentite.

MOBILITÀ STRAORDINARIA DEL PERSONALE DI RUOLO

Il primo provvedimento da adottare, secondo Anief, è quello di introdurre la mobilità straordinaria del personale di ruolo, un punto fermo e irrinunciabile per conciliare diritto al lavoro e diritto alla famiglia, sanando anche in questo modo gli effetti disastrosi dell’algoritmo impazzito della Legge 107 che nel 2015 portò migliaia di docenti a essere assunti in sedi lontanissime dai propri affetti e dalla propria terra.

Alla luce dell’enormità di posti vacanti e disponibili, non va commesso lo stesso errore della scorsa estate, quando il Miur non si è spinto oltre a quote allargate sui trasferimenti fuori provincia dei docenti, introdotte con un contratto capestro sulla mobilità del personale, per colpa delle quote concordate con i sindacati firmatari di contratto. Tale provvedimento, infine, sarebbe anche una risposta ai poco trasparenti meccanismi di reclutamento ad oggi operati e in risposta alle call veloci attuate a livello nazionale.

RIAPERTURA DELLE GAE

In risposta alla eccezionale situazione di precariato e di abuso di contratti a tempo determinato, il sindacato ritiene che vada condotto l’utilizzo appieno del doppio canale di reclutamento attraverso l’inserimento di tutto il personale avente diritto nelle graduatorie ad esaurimento, così come è stato fatto già nel 2008 e nel 2011. Quest’operazione comporterebbe l’immediata stabilizzazione dei tanti docenti abilitati, compresi i maestri con diploma magistrale conseguito entro l’a. s. 2001/2002 e il diploma tecnico professionale, ai quali è stata chiusa inspiegabilmente la porta nell’assunzione a tempo indeterminato, pur dopo avere acquisito tutti i titoli e l’esperienza sul campo per affrontare egregiamente il ruolo l’insegnante nella scuola pubblica.

POSTI IN DEROGA DI SOSTEGNO IN ORGANICO DI DIRITTO

Mai come ora è giunto il momento di trasformare i posti in deroga di sostegno in organico di diritto e conseguente assunzione, ai fini di una migliore funzionalità del servizio scolastico: secondo Anief, la disposizione garantirebbe finalmente la continuità didattica degli insegnanti di sostegno, come previsto dalla Legge 104/1992 e dando anche seguito alla sentenza della Corte Costituzione n. 80/2010, secondo la quale è necessario eliminare qualsiasi limite all’organico dei docenti di sostegno, la cui consistenza deve necessariamente essere adeguata alla popolazione degli studenti in situazione di disabilità e ricomprendere senza eccezione alcuna la deroga al rapporto 1 a 2 per tutte le situazioni di grave disabilità certificata.

ESTENSIONE ‘CALL VELOCE’ ALLE NUOVE GRADUATORIE D’ISTITUTO PROVINCIALI

Per favorire il processo di stabilizzazione dei docenti precari, con il Decreto Scuola, convertito nella Legge 159/2019 è stata introdotta una modalità di “call veloce”, attraverso la quale la prossima estate i supplenti presenti nelle graduatorie di merito e nelle GaE potranno essere immessi in ruolo, su base volontaria, anche in un’altra regione diversa dalla propria, includendo loro in un elenco utile esclusivamente all’assegnazione dei tanti posti vacanti che altrimenti andrebbero a supplenza.

Considerando l’alta percentuale di GaE provinciali ormai privi di candidati, sempre in attesa dell’espletamento dei nuovi concorsi ordinari e straordinari soprattutto in determinati classi di concorso, Anief chiede ora di estendere la modalità della ‘call veloce’ alle rinnovate graduatorie di istituto provinciali. Tale processo permetterebbe di assegnare migliaia di posti vacanti ai docenti della seconda fascia d’istituto già abilitati, ma anche a quelli inseriti nella terza fascia, per i quali basterebbe iscriversi al percorso seguito dai vincitori del nuovo concorso straordinario.

CONFERMA IMMISSIONI IN RUOLO DEI DOCENTI GIÀ ASSUNTI

In questo contesto di posti privi di docenti titolari, appare ancora più ingiusto e illogico avere licenziato (o accingersi a farlo) del personale docente già assunto a tempo indeterminato, seppure con riserva, in esecuzione di provvedimenti cautelari giurisdizionali. Il sindacato chiede ora la conferma di quelle assunzioni, anche ai fini della salvaguardia della continuità didattica: stiamo parlando di migliaia di docenti con consolidata esperienza di insegnamento e che hanno anche già superato l’anno di prova, con valutazione positiva espressa dagli organi collegiali.

I 5 EMENDAMENTI IN RISPOSTA AI POSTI VACANTI

Qui di seguito, i cinque emendamenti proposti da Anief al decreto Milleproroghe omnibus n. 162 (GU Serie Generale n.305 del 31-12-2019) proprio per fare fronte al record di supplenze annuali a cui inevitabilmente andrà incontro la scuola nell’estate 2020.

6.1 All’articolo 6, inserire il seguente comma:

“All’articolo 1, comma 108, della legge 13 luglio 2015, n. 107, sono prorogati per l’a. s. 2020/2021 i termini per la mobilità straordinaria su tutti i posti vacanti e disponibili, anche in organico di fatto a tutto il personale docente di ruolo assunto al 15 settembre 2021, in deroga al vincolo di permanenza nella provincia di cui all’articolo 399, comma 3, del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, e successive modificazioni”.

Motivazione [Proroga mobilità straordinaria per il personale di ruolo]: la disposizione proroga i termini per consentire la contemplazione del diritto al lavoro con il diritto alla famiglia per tutti i posti vacanti e disponibili secondo già quanto disposto dopo l’approvazione della Buona scuola, ad invarianza finanziaria, in vista dell’attuazione del nuovo concorso ordinario e straordinario e per favorire il rientro dei docenti ingabbiati per via dei contorti e poco trasparenti meccanismi di reclutamento ad oggi operati e in risposta alle call veloci attuate a livello nazionale.

6.7 All’articolo 6, inserire il seguente comma:

“All’articolo 14, comma 2-ter della legge 24 febbraio 2012, n. 14, alla fine del periodo, aggiungere il seguente testo: “I termini per l’inserimento nelle suddette graduatorie sono prorogati per tutto il personale in possesso di abilitazione, ivi incluso il diploma magistrale conseguito entro l’a. s. 2001/2002 e il diploma tecnico professionale, nonché del personale educativo, con decreto del ministro dell’Istruzione da emanarsi entro il 30 giugno 2020.”

Motivazione [proroga riapertura GAE]: la norma proroga quanto già disposto dal MILLE PROROGHE 2011. l’attuale situazione di precariato e abuso di contratti a tempo determinato richiede l’attivazione di procedure che garantiscano la funzionalità sistema scolastico con l’utilizzo appieno del doppio canale di reclutamento attraverso l’inserimento di tutto personale avente diritto nelle graduatorie ad esaurimento. Per quanto riguarda l’impatto finanziario, non vi sono maggiori oneri per la finanza pubblica, in quanto l’assenza di personale obbliga l’amministrazione a reiterare decine di migliaia di contratti di lavoro a tempo determinato, determinando un maggior esborso per la finanza pubblica a causa delle richieste di risarcimento per violazione della direttiva 1999/70/CE del Consiglio, del 28 giugno 1999, relativa all’accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato.

18.1 All’articolo 18, inserire il seguente comma:

“All’articolo 15, comma 2, della legge 8 novembre 2013, n. 128, inserire il seguente periodo: “I posti in deroga attivati ai sensi dell’articolo 9, comma 15 della legge 30 luglio 2010, n. 122, per due anni scolastici consecutivi nelle istituzioni scolastiche sono trasformati in organico di diritto, in deroga ai contingenti autorizzati di cui all’articolo 1, comma 201, della legge 13 luglio 2015, n. 107.”

Motivazione [Trasformazione posti in deroga di sostegno in organico di diritto e assunzioni ai fini di una migliore funzionalità del servizio scolastico]: la disposizione migliora la funzionalità delle istituzioni scolastiche garantendo la continuità didattica degli insegnanti di sostegno. In ossequio al disposto di cui alla L. 104/1992 e alla sentenza della Corte Costituzione n. 80/2012, è necessario eliminare qualsiasi limite all’organico dei docenti di sostegno, la cui consistenza deve necessariamente essere adeguata alla popolazione degli studenti in situazione di disabilità e ricomprendere senza eccezione alcuna la deroga al rapporto 1:2 per tutte le situazioni certificate di grave disabilità.

18.2 All’articolo 18, inserire il seguente comma:

“Al comma 17-bis dell’articolo 1 della legge 20 dicembre 2019, n. 159, dopo la parola “educativo” inserire le seguenti “o per le assegnazioni delle supplenze di cui ai commi 1 e 2 del successivo articolo 1-quater”.

Motivazione [Estensione della call veloce alle nuove graduatorie di istituto provinciali in attesa dell’espletamento dei nuovi concorsi ordinari e straordinari ai fini di una migliore funzionalità dell’amministrazione scolastica]: la norma intende estendere la chiamata veloce anche al personale delle nuove graduatorie di istituto che è chiamato a ricoprire incarichi annuali o al termine delle attività didattiche. Per quanto riguarda l’impatto finanziario, non vi sono maggiori oneri per la finanza pubblica, in quanto le assunzioni devono essere autorizzate con apposito decreto ai sensi della normativa vigente.

18.3 All’articolo 18, inserire il seguente comma:

“Per il personale docente assunto a tempo indeterminato con riserva, in esecuzione di provvedimenti cautelari giurisdizionali, il dirigente scolastico procede alla conferma del ruolo soltanto nel caso in cui risulti superato positivamente l’anno di prova di cui ai commi 116 e seguenti della legge 13 luglio 2015, n. 107, con decorrenza giuridica dal 1° settembre dell’anno svolto. Sono fatti salvi i servizi prestati a tempo determinato e indeterminato nelle istituzioni scolastiche dal predetto personale di cui al presente comma”.

Motivazione [conferma dei ruoli ai fini di una migliore funzionalità dell’amministrazione scolastica]: in considerazione dell’ormai consolidata esperienza di insegnamento del personale assunto con riserva e della continuità didattica risulta opportuno confermare i contratti a tempo indeterminato stipulati con clausola rescissoria per coloro che abbiano superato l’anno di prova per acquiescenza della p.a. e per la valutazione positiva espressa dagli organi collegiali.

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