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M5s: “C’era una volta l’acqua pubblica di Ladispoli!”

"Recuperare al bene pubblico l'acqua è sempre stato un obiettivo di programma del MoVimento 5 Stelle".

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Ladispoli – “Il nostro portavoce al Consiglio Regionale del Lazio Devid Porrello ha presentato un emendamento al cosiddetto “Collegato al Bilancio” che andrà a breve in discussione alla Pisana, che, se approvato, potrebbe cambiare gli scenari sul futuro immediato della gestione dell’acqua a Ladispoli e di Flavia Servizi” – lo comunica in una nota il M5S di Ladispoli.

In questo emendamento si chiede di inserire in una legge regionale un principio di tutela per comuni che come Ladispoli sarebbero da considerarsi in “gestione provvisoria”  della rete idrica ed in attesa di un riordino degli Ato eviti il loro commissariamento.

Potrebbe essere utile per i cittadini avere qualche precisazione sullo stato della “questione acqua”.
La discussione che in questi giorni sta tenendo in ansia la nostra cittadina non è, come si potrebbe pensare,  se tenere la gestione dell’acqua in ambito comunale, continuando con l’apprezzabile lavoro dei lavoratori di Flavia Servizi, o cederla ad una famelica Acea.

Quando nel 2015 l’ultima amministrazione del Pd ha firmato per aderire alla ” Convenzione di Cooperazione” per la gestione del servizio idrico, nell’ambito territoriale 2 (Ato2) Ladispoli ha ceduto, volontariamente, la gestione dell’acqua alla Acea.

Una scelta perfettamente in linea con la politica del Pd e dell’allora PDL di lasciare ai privati libertà di speculazione sulle attività di pubblico interesse, non differente, se ci pensate, da quanto da loro fatto con la rete autostradale.

Dopo questa firma l’amministrazione comunale “dimentica” la questione, diventando così inadempiente, ad un impegno volontariamente preso, per semplice inerzia. 
Quindi la discussione sull’ex acqua pubblica di questi giorni è se far transitare il sistema idrico pubblico all’Acea sotto la direzione di un commissario nominato da Zingaretti o consegnarla con le proprie mani.

Ma il risultato finale non è in discussione, non lo è mai stato, nè per il Pd ne per i leghisti che hanno colonizzato la destra italiana.
La storia sarebbe, però, potuta essere diversa. Se l’amministrazione Paliotta non avesse firmato per cedere il nostro sistema idrico ad Acea, se la Lega non avesse ostacolato in ogni modo il percorso in Parlamento della nuova legge sull’acqua pubblica, se il segretario del Pd che governa da un decennio il Lazio avesse suddiviso gli Ato in unità di bacino di minori dimensioni, oggi non dovremmo cedere la nostra proprietà sull’acqua.

Recuperare al bene pubblico l’acqua e spezzare le speculazioni che sopra di essa vengono fatte dai gestori dei famigerati Ato è sempre stato un obiettivo di programma del MoVimento 5 Stelle, è proprio una delle 5 stelle presenti nel nostro simbolo. Portare a compimento l’esito del referendum popolare del 2011 che aveva chiaramente espresso la volontà degli italiani di riportare l’acqua a bene sociale è uno dei traguardi che il M5S ha in agenda”.

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