Roma vs Lazio: le pagelle de il Faro online, domina la Roma ma non basta contro il fattore C della Lazio

27 gennaio 2020 | 01:25
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Roma vs Lazio: le pagelle de il Faro online, domina la Roma ma non basta contro il fattore C della Lazio

Mister Fonseca azzecca tutto. Profetizza le buone prove di alcuni singoli, come la certezza di una buona condizione psico-fisica dei suoi giocatori. Eccellente la preparazione della gara fino al punto da farci vedere la vera Lazio che stasera non è riuscita a sfoggiare nessuna di quelle doti che finora le erano state attribuite.

Roma. Derby n.189 quello in programma all’Olimpico. Vittorie ROMA 71, Pareggi 65, vittorie Lazio 53.Gol ROMA 238, Lazio 192. Poi veniamo alle gare giocate, nella serie A, in casa Roma e troviamo 29 vittorie Romaniste, 14 Laziali e 32 pareggi con 97 gol a 64 a vantaggio di chi porta il nome della città ed è più giovane. In aggiunta, i primi 5 marcatori nei derbies sono stati Da Costa, Totti, Delvecchio, Montella e Volk (primo marcatore assoluto, 8 dicembre 1929). Anche questo qualcosa dice, il migliore biancazzurro è stato Silvio Piola. Agli attenti, subito si è evidenziato le poche partite giocate con la Lazio in campionato, questo dipende dalle diverse categorie frequentate. Roma padrona assoluta ridimensiona una Lazio, favorita alla vigilia anche grazie alla sua importante striscia di vittorie, che al primo tempo trova il gol senza aver mai tirato in porta (clicca qui). Nel secondo tempo un solo tiro a un minuto e mezzo dalla fine.

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Pau Lopez, 4 – Inoperoso per tutta la partita. Un intervento sciagurato procura il pareggio alla Lazio che fino a quel momento non aveva effettuato un tiro in porta. Capita a tutti di sbagliare e la prestazione del derby non cambia il giudizio più che positivo della stagione del portiere spagnolo. Stavolta, purtroppo: colpevole !

Davide Santon, 7 – Entra quasi a sorpresa ma si rivela una mossa azzeccata del Mister e va a fare il terzino al posto di Florenzi che, se fosse stato schierato, avrebbe disputato la terza partita consecutiva. Non solo non fa rimpiangere il Capitano ma il suo lavoro da difensore è tale da fargli disputare una partita praticamente perfetta. Professionista serio.

Gianluca Mancini, 7 – In solo tre giorni fa un cambiamento così importante da farci pensare che il Mister deve aver lavorato molto e bene sulla testa dei suoi ragazzi. Che il resto l’abbia fatto l’incitamento dei 1500 tifosi accorsi a Trigoria per incitare la squadra? Bentornato al Mancini padrone della difesa e del centrocampo.

Chris Smalling, 7 – La tranquillità del campione che ha sulle spalle oltre 200 partite di Premier condiziona con la sua calma e la sua classe tutto il reparto difensivo. Ancora Smalliante nel contrasto aereo come nell’anticipo. Ritirategli il passaporto e non fatelo più partire.

Leonardo Spinazzola, 7 – Gran bell’acquisto la non cessione di Spinazzola. E’ in grande spolvero, anche nei tentativi in attacco. Bisogna sfruttare la sua attuale condizione per far rifiatare Kolarov. Costante Spina nel fianco degli avversari.

Brian Cristante, 7 – Solito lavoro oscuro. Solita vita da mediano. Non fa però mancare i suoi tentativi di passaggi smarcanti ai compagni di attacco, cercando molto spesso Dzeko e Under. Di nuovo in sella.

Jordan Veretout, 7 – Era rischioso schierarlo sin dal primo minuto, visto come era uscito affaticato e malconcio dallo Stadium. Sfodera invece una prestazione convincente con palla gol non sfruttata al 48′. Del resto se una squadra porta a casa, statisticamente parlando, il 66% del possesso palla, non può non essere il centrocampo la zona nevralgica dove si è sviluppato questo controllo territoriale della partita. Esce all’88’ per far posto al figliol prodigo Javier Pastore. Lavorare per perfezionarne il recupero.

Cengiz Ünder, 7,5 – Il migliore in campo. Anche se apparentemente frenetico, come al solito, è stavolta molto concreto e costante pericolo sulla fascia destra d’attacco. Ottima l’intensa, nella stessa filiera, con Santon. Ora serve continuità.

Lorenzo Pellegrini, 6,5 – Solo qualche sprazzo della sua classe anche se la stava per impreziosire, al 43′ con una girata di interno destro che colpisce il palo alla sinistra del portiere avversario. A centro campo usa il prezioso e faticoso lavoro di Cristante. Verso la fine tenta la fortuna con una rovesciata in area avversaria alla fine di una tambureggiante ed insistita azione d’attacco, ma la palla finisce alta. E’ comunque il punto di riferimento.

Justin Kluivert, 7 – Mister Fonseca lo aveva annunciato in conferenza stampa. Le due ultime prestazioni, non soddisfacenti dal punto di vista tecnico, erano dovute anche al fatto di essere rientrato da un infortunio ed era sicuro che nel derby sarebbe andato meglio. Ipse dixit.  Attacca gli avversari in modo non frenetico. Fraseggia con i compagni di attacco, specie con Dzeko e si procura il rigore che prima viene assegnato da Calvarese e poi trasformato in punizione per fuori gioco dello stesso orange. All’80’ viene sostituito da Perotti. Ci serve così in Europa League.

Edin Dzeko, 6,5 – Leader con la fascia da Capitano. Da centravanti puro il gol del vantaggio. Ma da uno come lui ci si aspetta sempre il massimo. Spreca al meno altre tre occasioni da gol e, purtroppo, questo è un lusso che la Roma non si può permettere. Un po’ molle sottoporta.

Paulo Fonseca, 9 – Azzecca tutto. Dapprima lascia tutti perplessi scegliendo Santon e Spinazzola, poi via via che passavano i minuti ci si rendeva conto del perché di queste scelte, legate soprattutto elle condizioni atletiche dei giocatori scelti e di quelli lasciati in panchina. Prepara la partita in modo talmente perfetto che ha dato un segnale al campionato ridimensionando non poco l’avversaria che voleva battere il record delle vittorie consecutive. E’ lui la base dei nuovi progetti tecnici della Roma e deve farsi fare il mercato in base alle sue segnalazioni. Bravo, come lo ha definito anche Fabio Capello.

Diego Perotti, 6 – Entra all’80’ in sostituzione di Kluivert. Non incide più di tanto ma partecipa all’arrembaggio finale. Il suo ingresso è servito per testarne l’effettivo recupero. Una pedina in più per il Mister.

Aleksandar Kolarov, 5 – Entra all’82’ in sostituzione di Santon un secondo dopo che l’arbitro aveva assegnato una punizione in diretta sulla tre quarti, in ottima posizione per un mancino, chiaro l’intento di Fonseca di sfruttare la facilità di battuta a rete del giocatore Serbo, tentativo andato male. Fa però in tempo a prendersi un giallo un paio di minuti dopo. I meno di 10 minuti disputati ci hanno chiarito perché il Mister gli aveva preferito Spinazzola. Svagato, da recuperare.

Javier Pastore, SV – Entra all’88’ un sostituzione di Veretout. Ininfluente.

(Il Faro online)