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Omicidio Pamela Mastropietro, Tirrito: “In Italia troppo silenzio sulla mafia nigeriana”

30 gennaio 2020 | 10:43
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Omicidio Pamela Mastropietro, Tirrito: “In Italia troppo silenzio sulla mafia nigeriana”

Si muovono su tutto il territorio nazionale, dalla Lombardia alla Sicilia

Sono trascorsi due anni dall’omicidio di Pamela Mastropietro, la 18enne di Roma brutalmente uccisa da Innocent Oseghale, un rifugiato nigeriano senza permesso di soggiorno, già segnalato per spaccio. Un omicidio efferato che ha scosso l’Italia intera, senza, tuttavia, accendere un serio dibattito – mediatico e politico – su quanto sia pericolosa e infida la mafia nigeriana”.

Lo afferma in un comunicato Maricetta Tirrito, portavoce del Comitato dei collaboratori di giustizia italiani (Cogi). Nell’esprimere affetto e solidarietà alla famiglia di Pamela, duramente provata da quanto accaduto in quella maledetta notte, Tirrito pone l’accento sull'”assordante silenzio” che regna in Italia proprio sulla mafia nigeriana: “I dati sono allarmanti, e lo conferma anche l’ultima relazione semestrale della Dia, pubblicata appena qualche giorno fa.

Si muovono su tutto il territorio nazionale, dalla Lombardia alla Sicilia. Il mese scorso, due operazioni di polizia hanno assicurato alla giustizia italiana 59 esponenti della mafia nigeriana ‘radicata (come si legge in un comunicato delle forze dell’ordine) in molte zone del territorio nazionale con numerosi insediamenti di cellule tutte votate a perseguire i medesimi obiettivi delinquenziali e tutte operanti secondo le classiche metodologie mafiose improntate alla violenza, all’assoggettamento e all’omertà’.

Il loro modo di far soldi è tanto meschino quanto fruttifero: riducono in schiavitù uomini e donne fatti entrare illegalmente nel Paese con la speranza di una vita migliore, obbligandoli a fare gli accattoni fuori dai supermercati o avviandoli alla prostituzione. Ma è soprattutto con la droga che hanno i maggiori guadagni. La stessa che aveva Oseghale, l’assassino di Pamela. Non possiamo più tacere. La vera antimafia è la denuncia. Chi sa parli. Facciamolo per Pamela, facciamolo per i nostri figli”.

(Il Faro online)