Roma, picchiano i passanti per divertimento: arrestati

30 gennaio 2020 | 13:15
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Roma, picchiano i passanti per divertimento: arrestati

La banda si è resa responsabile di brutali aggressioni nei confronti di malcapitati presi di mira anche solo per futili motivi

Roma- I carabinieri della Compagnia di Monterotondo e gli agenti del Commissariato di P.S. di Tivoli stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e di obbligo di dimora, emessa dal GIP del Tribunale di Tivoli, nei confronti di dieci soggetti (nove italiani ed un albanese) ritenuti responsabili di rapina e lesioni aggravate nei confronti di cittadini inermi di Fonte Nuova (Rm).

Secondo quanto riportato dal Tribunale di Tivoli, gli arrestati, di età compresa tra i diciannove ed i ventisei anni, si muovevano ed agivano in branco come una vera e propria “banda di picchiatori”, resasi responsabile di brutali aggressioni nei confronti di malcapitati presi di mira anche solo per futili motivi.

L’indagine ha consentito di ricostruire l’esatta dinamica degli eventi,  nonostante le difficoltà incontrate dalle iniziali mancate collaborazioni delle vittime, terrorizzate dai brutali pestaggi e da eventuali ripercussioni anche per i familiari. Quattro distinti episodi si sono verificati, tra giugno e novembre dello scorso anno, presso il Bar Giusy di Guidonia Montecelio, al confine con la frazione Santa Lucia di Fonte Nuova, meta preferita dalla banda di “picchiatori”.

Il primo risale al 23 giugno 2019 quando un uomo, colpevole di aver difeso una barista che non voleva servire alcolici ai membri del gruppo criminale, già ubriachi, veniva selvaggiamente picchiato da cinque di loro con bottigliate sulla tempia, con calci e pugni sul viso. Dopo averlo lasciato esanime, col volto ed il corpo ricoperto di sangue, i malviventi si erano dati alla fuga facendo perdere le proprie.

Nel mese di novembre del 2019, il gruppo si è reso invece responsabile di tre pestaggi in sole due settimane, eseguendo una vera e propria spedizione punitiva ai danni di un quarantacinquenne di Santa Lucia, da loro definito “amico delle guardie”; la vittima si trovava in compagnia di un amico a giocare alle slot machine, installate presso quel bar, quando veniva aggredito alle spalle con violenti pugni e calci sul viso e sul corpo da tre degli arrestati.

Dopo cinque giorni, infine, alcuni dei componenti del gruppo tentavano di rubare un’auto in sosta dinanzi al menzionato bar; scoperti dal proprietario, che di forza tirava fuori dall’abitacolo il ladro sedutosi sul sedile destinato al conducente, lo facevano cadere a terra ed infierivano su di lui con veemenza, prendendolo a calci, pugni e colpendo anche l’anziana madre della vittima.

(Il Faro online)