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“Boicottiamo Sanremo”, dal sud pontino la lettera al Presidente della Repubblica contro Junior Cally

Le associazioni: "Se chi è deputato al controllo non interverrà, lanceremo una campagna di boicottaggio del programma e di sospensione del pagamento del canone Rai."

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Formia – Sono dieci le associazioni del sud pontino che si occupano di promozione sociale che, presa carta e penna, hanno voluto dire la loro contro la partecipazione del trapper di Focene Junior Cally al Festival di Sanremo.

Il motivo? Lo stesso di tante altre associazioni che, ormai da oltre dieci 10 giorni, tentano di fermare la sua esibizione sul palco dell’Ariston, al Festival della canzone italiana, quest’anno condotto da Amadeus: la sua canzone “Strega” che, per quanto non recentissima, sia nel testo che nel video “offriva” immagini di violenza su una donna.

“In Strega – si legge nella lettera delle dieci associazioni – la protagonista del video è legata a una sedia con un sacco in testa mentre cerca inutilmente di liberarsi. Si tratta di un’oggettiva rappresentazione di una costrizione violenta e il racconto di un femminicidio. Peraltro non si tratta di un unicum nel suo repertorio, perché nei testi di Junio Cally la donna  è rappresentata come oggetto di piacere o trofeo tribale.”

Una lettera firmata dalle associazioni “Comunità del Lazio meridionale e delle isole pontine”, “Barba di Giove”, “Leggendarie”, “Diritti d’autore”, “L’asino d’oro”, “L’approdo”, “Mamma margherita”, “Arte e mestieri”, “Formia Saharawi onlus” e “Il Tempo nelle mani” che, con le loro parole, si rivolgono ai Presidenti delle Camere, al Capo del Governo alla direzione generale della Rai, Agicom, Commissione di vigilanza e commissione paritetica e, addirittura, al Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella.

“Boicottiamo Sanremo”

Tra le altre motivazioni, infine, nella lettere le associazioni spiegano: “La presenza di questo cantante è uno
schiaffo alla nostra Carta Costituzionale e ai principi fondamentali in essa sanciti. Se chi è deputato al controllo non interverrà, saremo costretti a lanciare una campagna di boicottaggio del programma e di sospensione del pagamento del canone Rai, oltre che a rivolgerci all’autorità giudiziaria per l’accertamento di ipotesi di reato.”

Al di là della polemica che pregiudicherà o meno la partecipazione di Junior Cally al Festival di Sanremo, scegliamo di non mostrarne il volto, affinché questa non diventi un’inutile e dannosa “caccia all’uomo”: ad essere messo in discussione, infatti, è l’artista; non il ragazzo.

(Il Faro on line)

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