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Sull’impianto di “Pescicoltura” Tarquinia chiede la riapertura della Conferenza dei Servizi

Tarquinia – “L’impianto per l’allevamento ittico in gabbie galleggianti sarebbe soltanto l’ennesimo mega impianto impattante di una lunga serie di servitù sul territorio”, il Comune di Tarquinia intende esprimere il parere in Conferenza dei Servizi, per questo abbiamo inviato la richiesta di riapertura”.

Con Determinazione n. G15338 del 08/11/2019 il Direttore della Direzione Regionale Politiche Ambientali e Ciclo Dei Rifiuti della Regione Lazio ha approvato il Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale ai sensi dell’Art. 27 bis del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.sul progetto di “Realizzazione di un impianto per allevamento ittico in gabbie galleggianti”, successivamente alla determinazione n.G09769 del 17/07/2019 che ha espresso parere di VIA favorevole con prescrizioni.

Nessuna delle fasi dell’iter procedimentale ha visto coinvolto il Comune di Tarquinia, né, tantomeno, alcuno degli atti citati è stato notificato allo stesso, rendendo evidente il dato che né l‘Autorità Procedente né il Proponente hanno, incomprensibilmente, considerato il Comune di Tarquinia quale soggetto potenzialmente e territorialmente interessato.

Alla base della richiesta di riapertura della CDS, è proprio l’art. 27 bis, ai sensi del quale è stato avviato il procedimento di interesse, che al comma 2, prevede il coinvolgimento nel procedimento di “tutte le amministrazioni e gli enti potenzialmente interessati”.

“Chiediamo il coinvolgimento nell’iter perché l’impianto offshore è localizzato nella fascia costiera ricompresa tra Punta S. Agostino e Punta della Mattonara, ovvero, in area adiacente e prospiciente il litorale ricadente nella competenza del Comune di Tarquinia”.

L’area della concessione entro cui sarà realizzato l’impianto offshore risulta attigua al perimetro del Sito di Importanza Comunitaria “IT6000005 Fondali tra Punta S. Agostino e Punta Mattonara e molto vicino, in direzione N-NO al Sito di Importanza Comunitaria “IT6000004 – Fondali tra Marina di Tarquinia e Punta della Quaglia” entrambe, come facilmente appurabile dalle relative schede, siti di interesse del comune di Tarquinia.

Inoltre come ampiamente dimostrato nell’allegato B8007370 “Studio delle principali forzanti meteomarine inerenti al progetto di un impianto di maricoltura offshore a Nord di Civitavecchia (Roma)”, presentato dalla società proponente, dall’analisi delle tabelle e dei diagrammi si evince la prevalenza dei mari dal II e III quadrante di provenienza da NNE, da NE, da SE e da S”.

È quindi inequivocabile che il litorale di competenza del Comune di Tarquinia sia fortemente interessato dall’impatto ambientale dell’impianto per allevamento ittico in gabbie galleggianti proposto alla Civita Ittica srl.
Per questo, in qualità di Sindaco ho chiesto l’annullamento in autotutela delle Determinazioni n. G09769 del 17/07/2019 e n. G15338 del 08/11/2019 nonché la riapertura della CDS per consentire al comune di Tarquinia di esprimere il proprio parere nel procedimento relativo al progetto.

“Se non potremo esprimere il nostro parere, saremo costretti a tutelare il nostro interesse in sede di giustizia amministrativa”.

(Il Faro online)