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Ostia in marcia: salviamo gli alberi per salvare il pianeta

Il taglio di centinaia di alberi nella pineta di Procoio scatena la rabbia degli ambientalisti. La richiesta di esproprio

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Ostia – Sarà una marcia di residenti, studenti e comitati impegnati nella tutela dell’ambiente a sollecitare la difesa della pineta di Procoio e non solo.

L’appuntamento è fissato per venerdì 7 febbraio alle ore 8,30 in via Capo Sperone, la strada dei licei. Da lì i manifestanti si muoveranno per raggiungere la sede del X Municipio, al Palazzo del Governatorato passando per via Capo Spartivento, via Cesare Laurenti, via Chierchia, via Pietro Rosa, corso Regina Margherita fino a piazza della Stazione Vecchia.

A organizzare l’evento è il gruppo di comitati cittadini costituito dal Comitato Salviamo le Riserve Naturali, Studenti del X Municipi, Doggy Dog Park e Friday for future Roma. Hanno aderito Retake Roma-Ostia, Salviamo il Paesaggio, Comitato No Corridoio Roma Latina, Ass.viviamo Vitinia, Stop 5G Fiumicino.

Il dibattito rovente scatenatosi per l’operazione di taglio massiccio di alberi nella pineta di proprietà privata di Procoio (leggi qui) e la replica da parte della ditta incaricata (in questo articolo) con il conseguente rapporto dei Carabinieri Forestali, ha acceso i riflettori per l’ennesima volta sul patrimonio naturalistico di Ostia.

Le motivazioni della protesta sono racchiuse nel seguente comunicato:

Siamo in piena emergenza climatica con conseguenze pesanti in termini di alluvioni e siccità che stanno mettendo a repentaglio la vita sul nostro pianeta. Gli alberi rivestono un ruolo essenziale perché assorbono anidrite carbonica che è la principale responsabile di questo problema. Abbattere un albero sano è un grave danno e un crimine contro l’umanità.

A Ostia hanno effettuato una devastante opera di tagli in località Procoio, la foresta alle spalle di via dei promontori, che, insieme a Castel Fusano, fa parte della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, sottoposta a massima tutela. Con la scusa della messa in sicurezza antincendio hanno abbattuto migliaia di alberi e sradicando la preziosa macchia mediterranea, hanno distrutto un intero ecosistema, flora e fauna. Queste opere vengono effettuate per fornire legna alle centrali che funzionano a biomassa, vere e proprie divoratrici di alberi.

Chiediamo di impedire ogni altra manomissione del territorio e che non venga autorizzata alcuna edificazione e asfaltatura. Vogliamo che si apra un’inchiesta giudiziaria e amministrativa per verificare possibili illegalità e perseguire gli eventuali responsabili.
Il sottobosco è di per se una tutela antincendio perché è umido. Al giorno d’oggi si possono mettere in campo sistemi tecnologici avanzatissimi per la prevenzione degli incendi, senza distruggere le foreste, superando le attuali anacronistiche e distruttive leggi forestali.

Le foreste ricadono sotto il ministero dell’Agricoltura, proprio perché la politica ha un’ottica cieca di sfruttamento economico degli alberi. Rivendichiamo che le foreste vengano poste sotto tutela del ministero dell’Ambiente.

Castel Fusano e Procoio e l’intera Riserva devono essere inserite nella Rete Europea Natura 2000 che garantisce maggiore tutela.

La tenuta di Procoio deve essere espropriata“.

DIBATTITO CON FRANCO TASSI AL FARA NUME

Sabato 8 febbraio dalle ore 18,00 esperti e cittadini si riuniranno presso il teatro Fara Nume di via Domenico Baffigo 161 per un incontro dal tema “Ambiente e Litorale, parliamone insieme“. Sul palco insieme con quello che è il “padre” del sistema parchi italiano, Franco Tassi, oggi responsabile del Centro Parchi Internazionale, saliranno anche Enrico Migliaccio, consulente del Centro Studi Ecologici Appenninici,  Ugo Corrieri di Medici per l’Ambiente, Giovanni Ive, Coordinatore Gruppo Naturalisti Romani, e Flavio Vocaturo, da sempre attivo nella tutela dell’ambiente sul litorale romano. Modera il dibattito la giornalista Mara Azzarelli.

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