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Fiumicino, sgomberato il clochard di via delle Ombrine: per lui una nuova casa ad Aranova fotogallery

L'assessore Anselmi: "La zona sarà sanificata appena termineranno i lavori. Al signor Gino abbiamo ridato una dignità"

Fiumicino – Una tazza del gabinetto in mezzo a diversi teli, uno scaldino rivoltato a terra; i marmi del marciapiedi divelti per improvvisare una panchina sotto un albero in via delle Ombrine, in pieno centro a Fiumicino. E poi sedie, mobili, pezzi e ciocchi di legno accatastati per formare una “casa”, se così si può definire.

E’ questo quello che le forze dell’ordine, assieme agli uomini dei Servizi Sociali di Fiumicino, trovano sul lato opposto del supermercato Emme Più, sgomberando l’accampamento abusivo dove il signor Gino, senza fissa dimora sulla sessantina, da tempo abitava.

Mentre gli operai incaricati proseguono con lo sgombero compare di tutto: carrelli pieni di oggetti e suppellettili raccolte qua e la nella zona. I commenti dei passanti fanno eco alle tante segnalazioni pervenute (alle Istituzioni come anche alla nostra redazione), dove i fiumicinesi mostravano tutta la loro preoccupazione: “Stendeva i panni in mezzo alla strada, attaccando i fili tra un albero e l’insegna di un negozio”; “E’ pieno di topi, non è solo il decoro pubblico che ci rimette ma anche la salute di noi altri“; “Raccoglieva immondizia su immondizia e la notte accendeva fuochi per scaldarsi vicino a quella catasta di legna, se non si interveniva ci sarebbe scappato il morto”.

E l’intervento, alla fine, è arrivato. Un’operazione concordata tra i Servizi sociali, Polizia locale, Ambiente e la proprietà del terreno in via delle Ombrine sul quale stazionava il signor Gino, come precisa l’assessore alle Politiche sociali Anna Maria Anselmi.

Gino, di origine campana, è stato accompagnato nel centro d’accoglienza di Aranova. Qui i Servizi Sociali gli garantiranno (non in eterno) un posto dignitoso dove poter vivere. “Abbiamo avvisato anche la famiglia, che vive in Campania – ha fatto sapere l’assessore Anselmi raggiunta telefonicamente da ilfaroonline.it – e nei prossimi giorni lo accompagneremo, grazie ai nostri assistenti sociali, in un percorso di riabilitazione mentale”.

“E’ un accumulatore seriale e ha bisogno di cure; se necessario lo faremo parlare con uno psicologo. La legge italiana ci limita molto perché una persona non può essere curata senza il suo consenso – prosegue l’assessore -. Per il momento gli abbiamo ridato dignità e il nostro obiettivo e reinserirlo nella società, e, perché no, anche nella sua famiglia”.

“Ci tengo a precisare – spiega poi l’Anselmi – che questa operazione non è frutto delle ultime ore, come qualcuno vuole far credere, ma di una elaborata strategia volta a porre in sicurezza innanzitutto la persona e poi l’ambiente. Proprio a tal fine, assicurato al signor Gino un posto alternativo, consultata la proprietà, che ha dato l’autorizzazione ad intervenire in uno spazio privato, è stato possibile agire”.

L’assessore fa riferimento alle dichiarazioni del circolo di Fratelli d’Italia Fiumicino, che in mattinata aveva rivendicato il merito dello sgombero (leggi qui) “Non intendo entrare in polemica con nessuno – aggiunge Anselmi – ma voglio sottolineare che sia per me che per l’Amministrazione che rappresento, la cosa più importante è l’essere umano, indipendentemente dal suo stato sociale ed economico. Sono soddisfatta e ringrazio gli assistenti sociali, la Polizia Locale e gli addetti alla pulizia della zona interessata per l’operazione svolta con successo sia umano che ambientale. La zona sarà sanificata appena termineranno i lavori“.

“Troppe notizie infondate sono state diffuse, anche attraverso comunicati stampa, ma la realtà è ben diversa: risolvere problemi così delicati richiede sempre conoscenze tecnico giuridiche e socio umanistiche che necessitano di tempi tecnici. Assicuro tutti – conclude – che per il signor Gino è stata trovata la migliore soluzione con lui concordata”.

(Il Faro online)