Ostia, dubbi sul racconto del pedone gambizzato

6 febbraio 2020 | 14:19
Share0
Ostia, dubbi sul racconto del pedone gambizzato

Le indagini hanno messo in dubbio la versione fornita dal ferito gambizzato da un colpo di oistola

Ostia – Si fa sempre meno credibile il racconto del ragazzo di 24 anni presentatosi al pronto soccorso con una ferita da arma da fuoco nel piede destro (leggi qui). Gli investigatori nutrono forti dubbi circa le modalità e il luogo dove è avvenuta la gambizzazione.

È stato sottoposto a un delicato intervento di chirurgia ortopedica il 24enne soccorso ieri pomeriggio, mercoledì 5 febbraio, all’ospedale Grassi in seguito a una ferita d’arma da fuoco. Sarà necessario un periodo di almeno 40 giorni di convalescenza per capire se il piede potrà tornare in piena funzionalità.

Le indagini per l’individuazione del responsabile dello sparo proseguono febbrili anche se fanno registrare perplessità riguardo alla congruità del racconto fornito dalla vittima. Gli agenti del commissariato Lido, coordinati dal primo dirigente Eugenio Ferraro, non hanno trovato tracce di sangue nel punto in cui il giovane ha detto di essere stato ferito, nei pressi della stazione Stella Polare. Il ragazzo, che abita ad Acilia, non ha saputo descrivere il passante che l’ha soccorso né l’auto sulla quale è stato caricato.

È inspiegabile, infine, la scelta di fare scendere il ferito non al pronto soccorso ma in via Mar dei Sargassi, all’uscita di servizio dell’ospedale. E quindi distante dalla sala medicazioni.

Il 24enne è risultato incensurato e non gravato da precedenti di polizia. Riguardo alle ipotesi del gesto, non si esclude alcuna pista. L’orientamento sembra però quello di un regolamento di conti per uno screzio.