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Ardea, lo stabile delle Salzare nel degrado: “Cambiamo” scrive al Prefetto

Anna Maria Tarantino e Simone Centore denunciano la situazione delle Salzare: "I bambini vivono in un palese stato di abbandono"

Ardea –  I consiglieri comunali di Ardea, Anna Maria Tarantino e Simone Centore hanno scritto una lettera denunciando gli alti livelli di degrado dello stabile delle Salzare di Ardea. La missiva è stata inviata al prefetto di Roma, e per conoscenza al sindaco di Ardea, alla AslRm6, e agli assessorati alla Sanità, alle Politiche Sociali e all’Ambiente della Regione Lazio.

“Eccellenza, La presente per segnalarLe l’estremo livello di degrado dello stabile delle Salzare di Ardea – scrivono Tarantino e Centore – detto “Il Serpentone“: in qualità di consiglieri comunali del Comune di Ardea abbiamo visitato questo luogo nei giorni scorsi ed abbiamo potuto  appurare che è occupato da cittadini stranieri senza averne alcun titolo. Alleghiamo alla mail le foto che di certo non rappresentano quanto dal vero si percepisce”.

“Vivono in condizioni di estremo degrado che mettono a rischio la loro salute e quella degli altri abitanti. Vivono nei loro stessi escrementi, respirando aria nauseabonda, tra le carcasse di animali morti, con minori che mendicano gli olii esausti agli operatori della vicina piazzola adibita ad isola ecologica settimanale. Si riscaldano bruciando nei barili di latta rifiuti di ogni genere, da materiali di plastica ai rifiuti pericolosi. Non hanno acqua e si servono di un generatore improvvisato per avere la corrente elettrica”.

I bambini sono in un palese stato di abbandono – continuano i due Consiglieri di “Cambiamo” – tanto che si ritrovano a giocare nel piazzale anche in orario scolastico. Oltre ad essere un problema sanitario per gli occupanti questo stato di degrado è un grave nocumento all’ambiente della foce dell’Incastro, dove insiste un’importante area archeologica ed un monumento naturale appena istituito dal comune di Ardea, e si trasforma in un danno per tutti i cittadini del territorio, sia in termini di sicurezza sia di coesione comunitaria”.

“Eccellenza, – concludono Centore e Tarantino – ci preme segnalarLe questo problema e ci rivolgiamo a Lei come agli altri esponenti istituzionali, perché crediamo che davanti ad una situazione simile lo Stato debba palesarsi con tutta la sua determinazione. Siamo certi di trovare in Lei l’interlocutore giusto per poter affrontare il problema nel più breve tempo possibile. Confidando nella Sua sensibilità e nella Sua attenzione Le porgiamo i nostri più cordiali saluti”.

(Il Faro online)