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Pomezia, vandalizzato il ceppo in ricordo dei martiri delle foibe

8 febbraio 2020 | 17:34
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Pomezia, vandalizzato il ceppo in ricordo dei martiri delle foibe

Casapound all’opera per ripulire il monumento, Giannini (Lega): “Gesto deplorevole, figlio del negazionismo”

Pomezia – È successo di nuovo: ancora atti vandalici nel comune di Pomezia. Dopo l’imbrattamento dello scorso mese alla fontana di piazza S. Benedetto (leggi qui), questa volta ad entrare nel mirino dei vandali è stato il monumento ai martiri delle foibe.

A pochi giorni dal Giorno del Ricordo, fissato per il 10 febbraio, nelle scorse ore la stele in memoria dei martiri delle foibe, sui cui è incisa la “Preghiera per gli infoibati”, è stata imbrattata da graffiti apportati con una bomboletta spray.

“Insieme all’associazione coloni fondatori di Pomezia – annuncia in una nota il movimento di CasaPound Italia Pomezia – ci siamo recati sul posto per rimuovere i graffiti e ridonare dignità ad un simbolo sacro in ricordo dei tanti connazionali massacrati, gettati vivi o morti nelle foibe da parte dei partigiani di Tito”.
stele in ricordo dei martiri delle Foibe
“Questa è l’ennesima dimostrazione della totale mancanza di rispetto e coraggio da parte di questi vili personaggi – prosegue la nota – gesto compiuto, secondo loro, contro i fascisti quando in realtà le vittime delle foibe erano uomini, donne e bambini di nessuna appartenenza politica ma barbaramente uccisi per l’unica colpa di essere Italiani”.
“Non sarà di certo questo atto di viltà a impedirci di commemorare le vittime delle Foibe – conclude infine il movimento – invitiamo quindi la cittadinanza a partecipare lunedì 10 febbraio alle ore 15.30 in via Martiri delle Foibe a Pomezia per deporre una rosa in onore. CasaPound Italia Pomezia sarà presente Insieme all’associazione coloni fondatori di Pomezia”.
Anche Daniele Giannini, Consigliere regionale del Lazio della Lega, ha espresso il suo disappunto riguardo l’atto vandalico: “L’episodio avvenuto a Pomezia dove si è deturpata la stele dedicata alle vittime delle foibe è un atto deplorevole fatto da chi ancora cerca di negare l’evidenza di avvenimenti storici ampiamente conclamati e dove i partigiani titini si resero responsabili di un vero e proprio genocidio degli italiani residenti in Istria e Dalmazia
“Una realtà drammatica – aggiunge Giannini – ormai divenuta patrimonio nazionale con l’istituzione della ‘Giornata del ricordo’ del 10 febbraio e che purtroppo qualcuno ancora si ostina a negareispirando più o meno consapevolmente azioni del genere. Mi auguro che i responsabili dell’insano gesto siano individuati al più presto e magari anche ‘puniti’ a respirare per qualche giorno i luoghi di questo massacro attraverso un bel viaggio del ricordo”.
(Il Faro online)