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Giorno del Ricordo, Ladispoli ricorda i martiri delle Foibe

L'assessore Milani: "Una pagina vergognosa della nostra storia che ci riguarda tutti, nessuno escluso, per le atrocità commesse e per la colpevole cappa d silenzio imposta e accettata dal mondo intero"

Ladispoli – “Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato”. Con questa celebre frase di George Orwell, l’assessore alla cultura Marco Milani ha ricordato che oggi, 10 febbraio 2020, si celebra la giornata del ricordo, un ricordo amaro e per troppo tempo lasciato colpevolmente nell’oblio.

“Oggi – ha proseguito Milani – si ricordano i martiri delle Foibe e gli esuli istriani e dalmati. Una pagina vergognosa della nostra storia che ci riguarda tutti, nessuno escluso, per le atrocità commesse e per la colpevole cappa d silenzio imposta e accettata dal mondo intero. A Basovizza, una delle più tristemente note Foibe vicino a Trieste campeggia una targa, quella nella foto, accanto alla spiegazione con tanto di cartina sotterranea su ciò che venne crudelmente inflitto a chi era colpevole di essere Italiano. Per qualcuno non bastò neanche essere comunista. A chi sa, si chiede una meditazione sui fatti. A chi non sa, si chiede di sapere”.

La giornata del ricordo all’istituto Di Vittorio

L’Istituto Superiore “Giuseppe Di Vittorio” ha ospitato una conferenza in occasione della Giornata del Ricordo. Due i relatori, il Professor Mariano Malavolta e l’assessore Fracesca Lazzeri, che hanno incontrato gli studenti delle classi quinte dell’Isis Di Vittorio, indirizzo Alberghiero, Amministrazione Finanza Marketing e Costruzioni Ambiente Terrotorio.

“Ho accolto con molto piacere l’invito rivoltomi della scuola a partecipare – spiega l’assessore alla Comunicazione – è stato un vero piacere, ascoltare e poter dialogare davanti agli studenti con il Prof. Mariano Malavolta dell’Università degli Studi “Roma Tre”.” Oggi come previsto per legge si celebra il “Giorno del Ricordo”, dedicato alla memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo degli Istriani, Fiumani e Dalmati nel secondo dopoguerra. “Il tema – prosegue l’assessore Lazzeri – era sicuramente molto difficile per i ragazzi soprattutto per il fatto che non ne avevano mai sentito parlare. Abbiamo gettato un seme nella loro coscienza. Li abbiamo visti molto colpiti nell’ascoltare le testimonianze dei parenti degli esuli e nel vedere le immagini cruente del recupero delle salme degli infoibati, una pagina orribile della nostra storia nazionale.”

(Il Faro online)