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Regione Lazio, “Collegato”: via libera al Consorzio industriale unico del Lazio

11 febbraio 2020 | 19:50
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Regione Lazio, “Collegato”: via libera al Consorzio industriale unico del Lazio

L’Aula ha approvato il primo dei 23 articoli della proposta di legge regionale n. 194

Regione Lazio – Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Mauro Buschini (Pd), ha approvato il primo dei 23 articoli della proposta di legge regionale n. 194 del 31 ottobre 2019, “Misure per lo sviluppo economico, l’attrattività degli investimenti e la semplificazione”.

Undici gli emendamenti approvati, più un subemendamento. L’articolo 1 del collegato rafforza le funzioni del Consorzio industriale unico del Lazio, la cui istituzione, attraverso la fusione dei cinque consorzi provinciali esistenti, è prevista dall’articolo 40 della legge regionale 7/2018.

Per Giancarlo Righini (FdI), la Regione Lazio si accinge così a dar vita a un “super assessorato all’industria”, mentre secondo il capogruppo della Lega, Orlando Tripodi, il nascente consorzio è una “struttura di gestione centrale da parte del presidente Zingaretti”, attraverso la quale, secondo Valentina Corrado (M5s), “si sottrae al Consiglio l’approvazione dei piani delle aree e dei nuclei di sviluppo industriale che vengono così lasciati nelle esclusive mani della Giunta”.

Il Consorzio industriale unico del Lazio per la Giunta, invece, potrà contribuire all’obiettivo di potenziare lo sviluppo economico, l’occupazione e l’attrattività degli investimenti, attraverso la promozione di progetti strategici di innovazione, recupero e riqualificazione delle aree industriali dismesse, ricercando investitori nazionali ed esteri.

L’articolo 1 approvato oggi affida al Consorzio industriale unico del Lazio numerosi compiti, tra i quali la ricerca degli investitori, anche al di fuori del proprio territorio di competenza, il supporto alla Regione nell’esercizio della funzione di punto unico di contatto delle iniziative di investimento, il sostegno alla diffusione di reti di telecomunicazione e di servizi telematici alle imprese operanti in zone di digital divide rispetto agli obiettivi europei, la promozione di aree produttive ecologicamente attrezzate (Apea), l’erogazione di servizi ad alto valore aggiunto per le imprese, la gestione di incentivi e contributi, la predisposizione della mappatura analitica della aree disponibili.

Il collegato attribuisce al Consorzio anche la possibilità di esercitare le funzioni di stazione appaltante. Gli organi del consorzio sono: l’assemblea generale; il presidente, nominato dal presidente della Regione; il consiglio di amministrazione; il collegio sindacale.

Un emendamento che vede come primo firmatario il consigliere Stefano Parisi (Lazio 2018) interviene stabilendo che la disciplina relativa all’organizzazione e al funzionamento del Consorzio unico, nonché le modalità di nomina, composizione e rinnovo dei relativi organi in carica quattro anni, avvenga “in modo da garantire adeguati criteri di rotazione, la rappresentanza territoriale della Città metropolitana di Roma e di ciascuna Regione” e che anche il presidente sia nominato “tra soggetti muniti di documentata capacità manageriale”, al pari dei membri del Cda.

Con un emendamento di Silvia Blasi (M5s) si specifica inoltre che “la partecipazione agli organi del Consorzio industriale unico del Lazio non comporta alcun onere a carico del bilancio regionale”.

Dopo l’approvazione dell’articolo 1, la seduta è stata sospesa dal vicepresidente Devid Porrello (M5s) e aggiornata a giovedì 13 febbraio alle ore 11:00.
A cura dell’Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

(Il Faro online)