Il Fatto |
Cronaca Locale
/

“Calpesta l’ebreo”, scritta antisemita di fronte a due scuole di Pomezia

12 febbraio 2020 | 09:43
Share0
“Calpesta l’ebreo”, scritta antisemita di fronte a due scuole di Pomezia

Il sindaco: “Un atto gravissimo che condanno a nome di tutta l’Amministrazione comunale”

Pomezia – E’ apparsa questa mattina una scritta antisemita di fronte all’ingresso del liceo Pascal e dell’Istituto Largo Brodolini di Pomezia. Gli operatori del Comune sono già al lavoro per ripulire le aree. La condanna del Sindaco Zuccalà:

Un atto gravissimo che condanno a nome di tutta l’Amministrazione comunale. A pochi giorni dalla Giornata internazionale della Memoria, e nella giornata di oggi in cui un’altra scuola, l’Istituto Brodolini, organizza un incontro che vede ospite Gabriele Sonnino, testimone di quella pagina buia della nostra storia, sono rammaricato e indignato per quanto accaduto.

Questo ci spinge a lavorare ancora di più con le scuole per trasmettere alle nuove generazioni una memoria collettiva che è il messaggio di chi c’era e il ricordo vivo di una comunità che difende i diritti umani”.

Spero si possa fare luce quanto prima sugli autori di questo vile gesto – conclude Zuccalà – Intanto gli operatori ambientali del Comune di Pomezia sono già al lavoro per ripulire le aree”.

L’ira del ministro Azzolina

Le immagini delle scritte choc sono state pubblicate su Twitter dal ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, che ha condannato duramente il gesto: “Vergognoso quello che è successo a Pomezia, al liceo Pascal e all’Istituto di Largo Brodolini. Lo considero un attacco alla scuola e al suo ruolo educativo. Sono già in contatto con i dirigenti scolastici. Razzismo e antisemitismo non entreranno MAI a scuola”.

Vergognoso quello che è successo a Pomezia, al liceo Pascal e all’Istituto di Largo Brodolini. Lo considero un attacco alla scuola e al suo ruolo educativo. Sono già in contatto con i dirigenti scolastici. Razzismo e antisemitismo non entreranno MAI a scuola. pic.twitter.com/F1q6qZHPga

— Lucia Azzolina (@AzzolinaLucia) February 12, 2020

La nota dell’Anpi

“Il nazifascismo è una piaga costata milioni di morti, sconfitta dalla storia grazie al sacrificio di decine di migliaia di giovani, donne e uomini che hanno lottato per riconquistare la libertà e la dignità di ogni essere umano. Oggi tenta di rialzare la testa approfittando della crisi economica, culturale e sociale che attanaglia il nostro Paese, ma sarà nuovamente sconfitto”. Lo afferma in una nota il comitato provinciale dell’Anpi di Roma ed “esprime la più dura condanna per le scritte antisemite e i simboli nazisti che ‘ignoti’ hanno lasciato davanti ad alcune scuole di Pomezia”.

“L’Anpi provinciale di Roma – prosegue la nota – chiede fermamente alle Autorità competenti di individuare e sanzionare severamente gli autori delle infami scritte, e che, applicando le leggi, sciolgano tutte le organizzazioni che al nazismo e al fascismo si richiamano. Invita la cittadinanza alla mobilitazione che si svolgerà nelle prossime ore, per la difesa della democrazia e della Costituzione”.

Dureghello: “Preoccupante l’effetto emulazione”

“Dobbiamo continuare a denunciare, a contrastare, ad arginare e a reprimere l’antisemitismo, trovando tutte le forme per creare quel distinguo necessario tra bene e male, tra valori e odio, specialmente nelle scuole, che dovrebbero essere per antonomasia i luoghi della comprensione, dell’educazione, della cultura, della conoscenza storica, della memoria”, afferma Ruth Dureghello, presidente della comunità ebraica romana.

Per Dureghello, “questo atto è solo l’ultimo segnale di un cedimento generale, della volontà di qualcuno di andare oltre, di provocare, di uscire allo scoperto. E allora – chiede la presidente della comunità ebraica romana – queste uscite allo scoperto devono essere indagate e represse in tutte le loro forme, al di là se abbiano o meno una regia comune. E’ l’effetto emulazione quello che più ci preoccupa: non si può permettere che diventi un fenomeno da emulare con leggerezza e spavalderia”.

La nota della scuola

Unanime la condanna, senza se e senza ma” da parte della preside, professoressa Laura Virli, e di tutta “la Comunità Educante” del Liceo Pascal di Pomezia. “Con profondissimo sdegno” spiega una nota apparsa sul sito web della scuola “questa mattina, la Comunità Educante del Liceo Pascal, “ha dovuto constatare la presenza di una vergognosa scritta razzista apparsa di fronte al cancello di ingresso, laddove, da diverso tempo, campeggiava un bellissimo ‘Buongiorno, cuore’. E’ per noi – prosegue la nota – assolutamente inaccettabile una simile vergogna. La scritta in sé, e ancor più il suo posizionamento di fronte ad un’istituzione, quale è la nostra, preposta alla coltivazione della conoscenza e del bene, nel senso più ampio e completo, ci fanno rabbrividire”.

“Questa comunità, in tutte le sue componenti, prende la più assoluta distanza da tanta ignoranza, culturale e morale – sottolinea la nota – Il Liceo Pascal, che condanna senza riserve qualsiasi forma di razzismo ed esclusione, che considera da sempre la multiculturalità una risorsa, e che crede fermamente nella possibilità di aprire orizzonti sempre più ampi nelle giovani menti di cui si prende cura, continuerà a lottare con decisione, con determinazione e tenacia, perseguendo la sua missione educativa, perché aberrazioni di tal fatta, che non ci appartengono nel modo più assoluto, possano essere cancellate per sempre dal nostro territorio e dovunque”.

“Gli studenti, al pari sdegnati, si sono attivati tramite i loro rappresentanti – conclude la nota – e discuteranno tempestivamente, nel Comitato straordinario previsto per oggi, quanto accaduto, nella piena consapevolezza che solo una comunità unita nella condivisione di principi inderogabili e irrinunciabili possa costituire un saldo punto di riferimento”.

Mengozzi: “Il razzismo è diventato un’emergenza”

Sgomento, rabbia. Sono arrivati davanti alle scuole, con un’azione sistematica, per marcare la loro violenza antisemita – afferma in una nota il consigliere comunale del centrosinistra di Pomezia, Stefano Mengozzi -. Stamattina davanti al Liceo Pascal di Pomezia e all’istituto tecnico Ipsia sono apparse scritte ignobili: “Anna Frank brucia”, “Calpesta l’ebreo”, con tanto di firma neofascista e croce celtica“.

Hanno voluto colpire gli studenti e le associazioni che si stanno battendo per coltivare il valore della memoria contro la tragedia della Shoah. Hanno preso di mira una scuola, l’Ipsia, dove proprio oggi era in programma un incontro sull’Olocausto insieme ad un testimone della tragedia”.

Il razzismo è diventato un’emergenza, adesso spetta a tutti noi prenderci un pezzo di responsabilità. Ai partiti, alle istituzioni: sostenere questi giovani, dare forza all’impegno di chi si batte contro il negazionismo. Perché, ricordiamocelo, questi vigliacchi offendono profondamente tutta la cittadinanza e tutto il Paese”.

La nota della Lega

Anche la Lega si è fatta sentire commentando l’accaduto tramite un comunicato stampa: “Provo profonda vergogna per coloro che hanno deciso di imbrattare con scritte antisemite l’ingresso del liceo Pascal e dell’istituto Brodolini del comune di Pomezia – afferma in una nota Laura Corrotti, consigliere Lega Regione Lazio -. Un gesto offensivo nei confronti dell’intera città e che ci spinge a lavorare con ancora più forza nelle scuole per contrastare l’ignoranza e chi vuole calpestare la memoria.”

“Non ci sono parole per ciò che è accaduto questa mattina davanti all’Istituto Brodolini e al Liceo Pascal di Pomezia – dichiara Saverio Pagliuso, capogruppo Lega al comune di Pomezia -. Una pagina buia per la nostra città che condanno sia come presidente del Consiglio d’Istituto del Liceo Pascal, sia a nome del gruppo Lega al comune di Pomezia”.
“Mi auguro che i responsabili vengano immediatamente riconosciuti e sanzionati: la nostra città non può più essere accostata a questi orribili gesti – conclude Pagliuso – che non appartengono a nessuno di noi, il razzismo non entrerà mai nelle nostre scuole”

Bella (M5S): “Un atto meschino che ferisce un intera comunità”

Bravata o razzismo, poco importa. Le scritte che gli studenti di due scuole di Pomezia hanno trovato davanti ai loro istituti questa mattina sono indegne.” – cosi in un post su Facebook Marco Bella, deputato M5S, commenta le scritte antisemite trovate questa mattina all’entrata di due istituti scolastici della città – “Forse con questo post vado a gratificare l’ego di qualche poveretto annoiato. Da una parte spero sia così, perché il solo in pensiero che alcuni cittadini del mio territorio credano e godano della cattiveria di quelle scritte mi lascia una grande tristezza e amarezza“.

“Un atto meschino che ferisce un intera comunità, dando un’immagine non reale dei cittadini che la vivono – prosegue il deputato -. Voglio mandare un messaggio a tutti i ragazzi del liceo Pascal e dell’istituto Largo Brodolini: il mondo si divide in persone che costruiscono e persone che distruggono, in chi ama e chi odia, in chi abbraccia e chi respinge”.

Dovete scegliere chi essere ogni giorno ad ogni decisione che vi trovate ad affrontare. Penso e spero che gli stessi artefici dell’atto vandalico possano essere migliori di come si sono mostrati. Ringrazio il Comune di Pomezia – conclude Bella – che tempestivamente è intervenuto per cancellare quelle scritte indegne per una scuola e per una città meravigliosa come quella di Pomezia”.

La nota di Casapound – Ardea

Anche Casapound – Ardea ci ha tenuto ad esprimere la propria opinione sulle deplorevoli scritte antisemite apparse sui muri degli istituti pometini.

“Quanto accaduto va condannato – si legge nella nota del movimento – in maniera assoluta e senza giustificazioni, la nostra comunità prende fermamente le distanze da gesti simili e rimaniamo rammaricati di come in una sola settimana a Pomezia siano state sfregiate prima la stele in memoria dei martiri delle foibe (leggi qui) e stamani gli istituti studenteschi”. “Siamo certi si faccia luce in breve tempo su quanto accaduto – conclude Casapound – viste le numerose telecamere poste fuori i plessi scolastici e ci auguriamo di non dover trovarci più a commentare gesti simili”.
(Il Faro online)