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Cronaca Locale
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Associazione Futura: “Commercio e centro storico, il Comune di Latina è assente nella programmazione”

14 febbraio 2020 | 04:00
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Associazione Futura: “Commercio e centro storico, il Comune di Latina è assente nella programmazione”

“Il Comune ha il dovere di tutelare un centro commerciale naturale come quello del centro storico”.

Latina – “Il centro storico di Latina, ed il commercio in generale vivono, un momento di difficoltà. C’è la competizione con la grande distribuzione, diminuito il potere d’acquisto, la concorrenza dell’e-commerce e le diverse abitudini di acquisto: cambiamenti che non si possono fermare e che bisogna affrontare”. Lo scrive, in una nota, l‘Associazione Futura di Latina.

Il Comune ha il dovere di tutelare un centro commerciale naturale come quello del centro storico. Puntare al rilancio del commercio urbano con un progetto forte, incentrato sull’innovazione digitale e su nuove politiche per l’attrattività urbana. La sfida dell’innovazione digitale promossa dalla Regione Lazio può rilanciare il commercio, in particolare i negozi del centro cittadino.

Bisogna ragionare in termini di Reti di Impresa, un Distretto del Commercio che metta a conoscenza dei cittadini, e anche di chi visita la città, ciò che il centro offre in termini di eventi, di esercizi commerciali, di servizi, luoghi di svago. Serve una piattaforma digitale in cui gli operatori del centro immettano tutti i loro servizi, progetti, applicando la tecnologia e digitalizzazione all’attuale modo di fare impresa. A Latina, è vero, manca un assessore alle attività produttive, ma non solo.

La classe dirigente locale, e la politica tutta, deve compiere un salto di qualità. Serve uno slancio da parte di tutti, Comune, associazioni di categoria, Camera di Commercio e naturalmente i negozianti e ristoratori. Organizzare la notte bianca o il mercato delle “casette natalizie” è riduttivo.  Davanti la vetrina dell’operatore commerciale del centro, non può esserci la bancarella di prodotti tipici e artigianali ma qualcosa che implementi, valorizza ciò che produce il commerciante del centro.

Se la sfida del digitale e del mettersi insieme viene recepito dalle piccole imprese queste possono diventare più competitive, radicate. Ma il Comune deve fare la sua parte, intervenendo su fattori infrastrutturali come accessibilità, parcheggi, trasporti pubblici, sicurezza e qualità urbana. La zona Ztl va riempita di contenuti, serve garantire la qualità degli spazi pubblici, promuovere la cura dell’aspetto estetico di vetrine, insegne, affacci sulla strada.

Formare gli esercenti per valorizzare l’attrattiva dei negozi, prevedere incentivi per l’apertura di piccole attività artigianali. In questa direzione riteniamo utile la proposta avanzata a livello nazionale da Federproprietà per sostenere i negozi in crisi, prevedendo canone concordato anche per gli immobili diversi dall’abitazione. Senza dimencare le possibilità legate alla rigenerazione urbana e, ultima novità, alla riqualificazione prevista grazie al bonus facciate del Governo”.