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Ostia, Possanzini: “Questo Pua insulta il mare di Roma”

15 febbraio 2020 | 15:00
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Ostia, Possanzini: “Questo Pua insulta il mare di Roma”

“Abbiamo assistito all’ennesima prova muscolare di una maggioranza grillina sorda, cieca e muta rispetto alle legittime istanze dei cittadini”

Ostia – “Che il Pua fosse argomento scivoloso e pericoloso lo si sapeva e da tempo. Che diventasse un pantano nel quale affondare contraddizioni e livori, francamente, non se lo aspettava e se lo augurava nessuno”, si legge in una nota diffusa da Marco Possanzini, segretario di Sinistra Italiana X Municipio.

“In Consiglio municipale, sul Pua, abbiamo assistito all’ennesima prova muscolare di una maggioranza grillina sorda, cieca e muta rispetto alle legittime istanze dei cittadini che chiedono di essere ascoltati, di poter dire la loro sul Pua e magari promuovere emendamenti da discutere in aula con l’unico intento di migliorare ciò che tecnicamente può definirsi una cessione delle spiagge, tutte, e del mare, ai concessionari di ambito – spiega Possanzini -. In questo senso, addirittura anche un documento della Consulta dei Comitati, che sembra essersi perduto nelle segrete stanze, è diventato motivo di contesa e di toni decisamente fuori luogo. Non basta. Oggi il Presidente della Commissione Ambiente, Francesco Vitolo, nel disperato tentativo di difendere ciò che difendere non si può, ha reso pubbliche affermazioni molto gravi sulle quali è necessario riflettere”.

“Vitolo afferma che, ancora oggi, se un cittadino vuole raggiungere la battigia anche ai fini della balneazione, e pensa di farlo attraversando una concessione demaniale, viene scortato probabilmente da un concessionario demaniale o da qualche ‘dipendente’ fino ad essere indirizzato sulla via di uscita dalla concessione stessa. Il dramma è che Vitolo ha ragione perché quasi sempre succede proprio così. Consapevoli di quanto avviene, perché allora nessuno interviene o muove un dito concretamente? Perché l’Amministrazione municipale, che ha la delega sulle spiagge, non procede applicando l’istituto della revoca della concessione, che risulta essere un provvedimento discrezionale dell’ente concedente, verso quei concessionari che violano la legge? Perché nessuno è ancora intervenuto dando rilevanza pubblica ai provvedimenti intrapresi, ammesso che esistano? Perché non vengono respinte le domande di condono edilizio e sanatoria sul demanio marittimo? Perché, indisturbato, il concessionario dello stabilimento Battistini occupa 12 mila metri quadri di arenile rispetto ai 4mila della concessione senza che l’Amministrazione abbia nulla da obbiettare? Perché a La Vecchia Pineta, in violazione dell’Ordinanza firmata dalla Sindaca, si tollerano cancelli, chiusi a catena, con su scritto ‘ingresso riservato ai clienti’?”.

“Sono domande – prosegue – a cui qualcuno della maggioranza dovrebbe rispondere visto che governano Roma da quasi 5 anni e il Municipio da quasi 3. Già oggi, applicando le normative vigenti, si potrebbe fare tanto per il mare di Roma ma si preferisce non fare nulla delegando tutto al feticcio del Pua. Se i concessionari attuali si comportano come Vitolo sembra dirci fra le righe, perché si sta decidendo di dare tutte le spiagge, sia libere che in concessione, proprio ai Concessionari che per l’occasione del Pua verranno rinominati concessionari d’ambito? Ma c’è di più. Se per fare i bandi pubblici si attende il Pua, visto che gran parte delle concessioni demaniali marittime sono scadute, significa che questa maggioranza si sta preparando a concedere delle dispense temporanee, leggasi proroghe, a tempo indeterminato, proprio a quei concessionari balneari di cui Vitolo, per altro con scarso coraggio, parla. La litania di ‘quelli di prima’ non regge più, non funziona più. Oggi ci sono “quelli di adesso’ e non ci sembra si comportino diversamente rispetto al passato.

(Il Faro online)