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Bilancio Ue, il premier Conte: “Non accetteremo un compromesso a ogni costo”

Nell'Aula a Palazzo Madama le comunicazioni del Primo Ministro in vista dell'incontro a Bruxelles

Roma – “L’Italia è un contributore netto dell’Unione” e sul bilancio Ue “non posso nascondere insoddisfazione per la proposta negoziale che sarà portata al tavolo” in vista del Consiglio europeo straordinario di giovedì. Lo ha detto in Senato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. “L’Italia – ha sottolineato – non è disponibile ad accettare un compromesso ad ogni costo”.

La proposta del presidente Michel “fatta circolare il 14 febbraio, seppur mostri lievi avanzamenti rispetto” alla “presidenza finlandese”, “resta comunque inadeguata” ha aggiunto il premier nelle comunicazioni in vista del Consiglio straordinario. “Una riunione – ha ammesso il presidente del Consiglio – che si preannuncia complessa”. E “la nostra posizione – ha assicurato – resta coerente con la risoluzione adottata da questo Parlamento nel dicembre scorso“.

“L’Unione europea deve assumere un ruolo più profilato come attore globale” ha detto poi in Aula al Senato il presidente del Consiglio Giuseppe, sottolineando come “la cooperazione internazionale” sia “un esempio di come si possono avere risultati migliori se si mettono azioni in comune rispetto a azioni individuali”.

Parlando della proposta Michel sul bilancio Ue, Conte ha aggiunto che sul piano della sicurezza e della difesa, la proposta, per quanto concerne le “risorse stanziate”, apporta “un arretramento incomprensibile sul piano della mobilità militare”. Quanto alla migrazione, “il quadro di risorse destinate a Frontex appare invece coerente al nostro auspicio“.

Per quanto riguarda la politica dell’Unione, ha detto ancora il premier, “intravvedemmo allora il sincero proponimento della neo presidente” della Commissione europea Von der Leyen “di imprimere, a fronte delle note sfide globali, un ambizioso salto di qualità” e di fronte a questa proposta di bilancio “la nostra iniziale insoddisfazione muove dalla convinzione che di tale ambizione resta poca traccia“. “Auspico – ha aggiunto Conte – che il negoziato porti a un’Europa più forte al suo interno e nei confronti di suoi partner globali”.

(Il Faro online)