Il fatto |
Cronaca Locale
/

Psicosi da Coronavirus anche a Minturno: arriva il chiarimento del Sindaco

23 febbraio 2020 | 16:00
Share0
Psicosi da Coronavirus anche a Minturno: arriva il chiarimento del Sindaco

I cittadini sarebbero rientrati dalla Cina lo scorso 3 febbraio e avrebbero regolarmente denunciato il loro rientro.

Minturno – Non si ferma la psicosi da Coronavirus. Anzi. Continua a dilagare, creando fake news e facili allarmismi. È quanto accaduto anche a Minturno, dove, sui social, è esploso un “caso”. Nel post su facebook si parlava di “fonti certe” che avevano affermato che in città c’erano dei commercianti rientrati di recente dalla Cina “utilizzando frontiere alternative” per evitare la quarantena.

E ancora: nello stesso post si evidenziava come, poi, la quarantena l’avrebbero fatta in casa, in maniera autonoma e si invitavano le autorità competenti ad intervenire, per non creare allarmismo tra i residenti.

Alla fine, però, l’allarmismo si era creato lo stesso, tanto da “costringere” il sindaco di Minturno, Gerardo Stefanelli, a fare chiarezza sulla vicenda. “In relazione alla circolazione di notizie relative alla presenza sul territorio di persone provenienti da zone potenzialmente a rischio, si danno ampie rassicurazioni circa la puntuale e corretta esecuzione, verificata dall’azienda sanitaria locale e dall’amministrazione comunale di tutte le procedure precauzionali previste dal ministero della Salute. Non c’è nulla da temere e vi prego di non alimentare un incomprensibile e ingiustificato allarmismo che non ha ragione di esistere.”

Il Sindaco ha poi concluso: “La comunicazione (riservata) fatta dal Comando di Polizia locale di Minturno al Commissariato di Pubblica sicurezza di Formia aveva come unico scopo quello di tutelare l’incolumità di queste persone.”

Nessun “caso”, quindi. Le persone citate, secondo quanto riportato in via ufficiosa, sarebbero rientrati dalla Cina passando dalla Francia lo scorso 3 febbraio. Non solo, avrebbero anche regolarmente denunciato il loro arrivo alle autorità competenti, che, come previsto dal protocollo, li avrebbero poi messi in quarantena “fiduciaria” domiciliare, come emesso dal provvedimento del ministro della Salute Roberto Speranza.

(Il Faro on line)