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Ostia, a Cineland tre giorni in compagnia di Alberto Sordi e Salvo Montalbano

Da lunedì 24 febbraio per tre giorni si proiettano i film tv "Permette? Alberto Sordi" e "Salvo amato, Livia mia". La straordinaria interpretazione di Edoardo Pesce

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Ostia – A Cineland, tre giorni da non perdere per chi ama la storia del cinema italiano e la letteratura ironica e pungente di Andrea Camilleri. Sul grande schermo si proiettano i film tv “Permette? Alberto Sordi” e “Salvo amato, Livia mia“.

Generico febbraio 2020

La scelta di Rai Cinema è quella di rilanciare il ruolo delle sale nella capacità inimitabile di creare la baia emozionale nella visione di un film ad alta definizione e con effetti Dolby. Si sa, la visione della televisione in casa, seppure migliorata con schermi in 4k e dotati di eccellenti sistemi audio, è costellata da piccolo e grandi distrazioni, rendendo meno piacevole il risultato finale.

Per questo motivo per tre giorni, dal 24 al 26 febbraio, nelle multisala più importanti, e quindi anche a Cineland, saranno proiettati due film che prossimamente (in date ancora da definirsi) verranno poi trasmesse su Rai1. Si tratta di due film: “Permette? Alberto Sordi” e “Salvo amato, Livia mia”.

Il primo dei due film, diretto dal figlio d’arte Luca Manfredi, è dedicato alla vita del grande attore e regista romano del quale si celebra quest’anno il centenario dalla nascita. Peraltro, proprio oggi, 24 febbraio, ricorrono i 17 anni dalla sua morte.

Edoardo Pesce nei panni di Alberto Sordi

Il film racconta i primi venti anni di difficile carriera di Alberto Sordi, dagli esordi alla celebrità, dal 1937 al 1057, ripercorrendo le amicizie, gli amori e gli inciampi, primo su tutti l’espulsione dall’Accademia dei filodrammatici di Milano a causa del suo incorreggibile accento romano. Nel film ci sono poi l’esordio da doppiatore di Ollio (Oliver Hardy), le macchiette della radio, l’amicizia con Federico Fellini e con Aldo Fabrizi, gli amori a volta tormentati e altre ambigui.

Edoardo Pesce, che impersona Alberto Sordi, reduce dal successo come attore non protagonista di “Dogman“, offre una spettacolare prova d’autore, in un ruolo non facile da esprimere. La sua, non è un’imitazione o la parodia del colosso della comicità ma l’evocazione sottile di un personaggio che ogni italiano conosce e ama, altrettanto piena di amore e rispetto per un inimitabile. Pesce mostra come Sordi sia nel Dna di tutti gli italiani, e marcatamente nel suo, nel momento in cui ne indossa la “maschera”.

Lo affiancano Alberto Paradossi nei panni di Federico Fellini e Martina Galletta in quelli di Giulietta Masina, Francesco Foti in quelli di Vittorio De Sica e Lillo Petrolo (del duo Lillo e Greg) che interpreta Aldo Fabrizi, molto somigliante ad eccezione della stazza necessaria.

Approda sul grande schermo anche il Commissario Montalbano del compianto Andrea Camilleri. Dopo aver raccolto oltre un miliardo e duecento milioni di spettatori in vent’anni su Rai1, il nuovo attesissimo episodio della collection evento dal titolo “Salvo Amato, Livia Mia“, diretto come sempre da Alberto Sironi (scomparso il 4 agosto 2019 durante le riprese), viene lanciato dal grande schermo prima di essere trasmesso in televisione.

Luca Zingaretti interpreta il commissario Montalbano

Interpretato da Luca Zingaretti che da sempre presta il volto al commissario, da Cesare Bocci (il suo braccio destro Mimì Augello), Peppino Mazzotta, Angelo Russo, Sonia Bergamasco (la fidanzata Livia), Montalbano si conferma uno di famiglia: molti di noi ormai si sentono a casa tra le pareti del commissariato di Vigata, come tra i muretti a secco, sulla terra arsa e gli ulivi, nelle tonnare abbandonate, nei ristoranti sul mare e sulle terrazze con vista sul tramonto.

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