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Ardea, le proposte del CdQ per rilanciare il mercato di Tor San Lorenzo

L'associazione Nuova California chiede un incontro col Sindaco: "Il tessuto economico va 'ricucito', si stanno perdendo tante occasioni per far ripartire il territorio"

Ardea – “C’era una volta il mercato rionale di Tor San Lorenzo, un mercato bellissimo, ricco di artigiani e bancarelle e soprattutto tantissimi cittadini che la frequentavano. Oggi quel mercato non esiste quasi più e vedere quelle poche bancarelle fa molto male”. È così che esordisce la nota diffusa dall’Associazione Nuova California di Tor San Lorenzo, che lamenta la situazione in cui si trova il mercato rionale del quartiere e chiede all’amministrazione pentastellata di trovare delle soluzioni che possano riqualificare il territorio.

“Una volta il mercato rionale si svolgeva lungo tutto Via del Pettirosso – afferma l’Associazione -, una via comunque al centro di tutto il quartiere, oltre che ad essere vicino alla strada principale, Viale San Lorenzo. In passato è stato deciso di spostarlo da Via del Pettirosso a Via Taro e Largo delle Marmore, nel quartiere della Nuova California. Qui son cominciati i problemi: la strada è fuori mano, i mezzi comunali sono pochi e le persone devono per forza prendere la propria vettura per recarsi al mercato rionale”.

Via Taro, oltretutto, è una strada dissestata, piene di buche, avvolta dalla spazzatura gettata dai soliti ignoranti e da terreni con vegetazione incolta, priva di negozi e attività commerciali, e quindi neanche la presenza dei servizi igienici minimi. In data 7 marzo 2019, abbiamo presentato un’istanza (Ardea-2019-0014573), per chiedere a questa amministrazione di trovare una soluzione che possa dare un nuovo slancio al territorio“.

“Noi abbiamo avanzato già delle proposte, come ad esempio Largo dei Germani, un luogo visibile e con la presenza di servizi igienici. Capiamo le difficoltà economiche comunali, ma crediamo che ne beneficerebbe anche l’amministrazione. Ci rendiamo disponibili per qualsiasi soluzione, purché si trovi un rapido rimedio che possa agevolare i cittadini stessi, anche dei paesi limitrofi. Il tessuto economico va “ricucito”, si stanno perdendo tante occasioni per far ripartire il territorio”.

“Abbiamo già perso la delegazione comunale (che speriamo riapra), non abbiamo uno sportello bancomat e neanche una banca (un quartiere con oltre 20000 abitanti). Noi come Comitato di Quartiere, vogliamo affrontare questa drammatica situazione e chiediamo perciò un incontro con l’amministrazione“.

(Il Faro online)