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Civitavecchia, muore dopo tre mesi dall’incidente: la Procura apre un fascicolo

26 febbraio 2020 | 11:44
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Civitavecchia, muore dopo tre mesi dall’incidente: la Procura apre un fascicolo

Assunta Mazzetti, 87 anni, era stata travolta l’11 novembre da un’auto riportando gravi lesioni. Esposto del figlio. Disposta anche l’autopsia

Civitavecchia – Assunta Mazzetti non ce l’ha fatta a superare i postumi dell’incidente stradale di cui era rimasta vittima l’11 novembre 2019: dopo più di tre mesi di sofferenze, la ottantasettenne di Civitavecchia è spirata e la Procura ha aperto un procedimento penale e disposto l’autopsia.

L’anziana era appena scesa da casa, in via Raffaello Sanzio, poco dopo le 17, quando è stata investita da una Fiat Panda di una ditta che lavora per Poste Italiane, condotta da un civitavecchiese, che stava effettuando una manovra in retromarcia. 

In seguito all’urto la malcapitata è rovinata a terra riportando numerosi e gravi traumi, tanto più in ragione dell’età avanzata: trasportata d’urgenza all’ospedale civile di Civitavecchia, i medici le hanno riscontrato, tra le altre, le frattura della tibia, del perone e del setto nasale e hanno dovuto sottoporla a un intervento chirurgico di riduzione e di applicazione di un fissatore esterno.

E’ rimasta ricoverata nel nosocomio cittadino fino al 2 dicembre e quindi è stata trasferita presso l’Istituto San Volto, casa di cura privata di lungo degenza medica e residenza sanitaria assistenziale di Santa Marinella, dove però si è aggravata. Il 25 gennaio 2020 è stata nuovamente spostata presso la Clinica Madonna del Rosario di Civitavecchia, dove però, purtroppo, il 22 febbraio è deceduta.

Il figlio della vittima, per fare piena luce sulla tragica vicenda, attraverso l’Area manager Angelo Novelli, si è affidato a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, e ha presentato un esposto presso la stazione dei carabinieri di Civitavecchia, chiedendo all’autorità giudiziaria di individuare e perseguire i responsabili del decesso, ed esprimendo riserve anche sulle cure mediche prestate alla madre, soprattutto in occasione del secondo ricovero di Santa Marinella.

Il Pubblico Ministero della Procura di Civitavecchia, Valentina Zavatto, ha aperto un fascicolo iscrivendo, come da prassi, nel registro degli indagati il nome dell’investitore per il reato di omicidio stradale e ha disposto l’autopsia sulla salma dell’anziana, che dovrà chiarire se la morte sia stata dovuta esclusivamente all’investimento e alle gravi conseguenze che le lesioni e l’allettamento prolungato hanno arrecato a una persona di 87 anni, o se sia stata concausata anche da eventuali omissioni da parte dei sanitari che hanno avuto in cura la paziente nei quasi tre mesi e mezzo successivi.

L’esame autoptico è stato affidato al medico legale Luigi Cipolloni, che avrà sessanta giorni di tempo per depositare la sua perizia con le conclusioni, ed è stato effettuato martedì 25 febbraio 2020 presso l’Università “La Sapienza” di Roma: alle operazioni peritali ha preso parte anche il dott. Antonio Oliva, medico legale di parte per la famiglia della vittima messo a disposizione da Studio3A.

Ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in tribunale, e che il sistema giudiziario italiano prevede tre gradi di giudizio e la presunzione di innocenza fino a sentenza.

(Il Faro online)