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Pomezia, “invasione” di processionarie: intervengono le guardie zoofile

26 febbraio 2020 | 22:27
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Pomezia, “invasione” di processionarie: intervengono le guardie zoofile
Pomezia, “invasione” di processionarie: intervengono le guardie zoofile
Pomezia, “invasione” di processionarie: intervengono le guardie zoofile
Pomezia, “invasione” di processionarie: intervengono le guardie zoofile
Pomezia, “invasione” di processionarie: intervengono le guardie zoofile
Pomezia, “invasione” di processionarie: intervengono le guardie zoofile

Un’ invasione di processionaria ha assalito le aree verdi di Pomezia, immediato l’intervento delle Guardie Zoofile Ambientali Noorsa Roma

Pomezia – Un’ invasione di processionaria ha assalito le aree verdi di Pomezia nella giornata di ieri. L’intervento immediato di disinfestazione delle Guardie Zoofile Ambientali Noorsa di Roma, in via Ugo la Malfa, ha riportato la situazione alla normalità.

“Vigilanza ambientale sul Comune di Pomezia – scrivono le Guardie Zoofile – per un caso massivo di infestazione da processionaria del pino. I nostri operatori, allertati dalla tutela animali del comune di Pomezia, nel pomeriggio si sono subito attivati per evitare che bambini ed animali venissero in contatto con questi parassiti, che possono portare gravi ustioni. Alle ore 22, dopo la disinfestazione, tutto è rientrato nella norma”.

Che cos’è la Processionaria

La Thaumetopoea pityocampa, comunemente detta “Processionaria del pino”, è un lepidottero appartenente alla famiglia Notodontidae. Appena nasce si presenta sottoforma di larva e può raggiungere fino ai 3,5 cm di lunghezza. È munita di numerosi peli urticanti, utilizzati come arma di difesa. I gruppi di larve di questo insetto si spostano in fila indiana alla ricerca di foglie di cui nutrirsi, formando così una “processione” (da cui il nome).

Le larve di processionaria quando crescono diventano “farfalle triangolari”, delle falene bianco avorio di circa 3-4 cm che escono principalmente durante le ore notturne e hanno vita breve (pochi giorni). La processionaria attacca le specie del genere “Pinus”, ma si può trovare anche sui cedri. Negli ultimi anni il clima caldo ha portato a invasioni di questo insetto in numerose città, infatti, sono animali che non amano il freddo e le temperature molto basse possono portare alla loro morte.

Pericolosità della processionaria

La processionaria si nutre delle foglie della pianta su cui nasce e questo porta al defogliamento della pianta stessa. Primavera e autunno sono i mesi in cui la falena provoca i maggiori danni agli alberi. Le larve di processionaria, nutrendosi delle foglie, provocano un grave indebolimento della pianta, che di conseguenza è più esposta all’attacco di altri parassiti e a quindi alla morte.

I cani e i gattisono i più esposti perché annusando il terreno possono inavvertitamente ingerire i peli urticanti che ricoprono l’insetto, molti dei quali vengono rilasciati nell’aria. Il contatto diretto con questi peli può determinare reazioni cutanee, alle mucose, agli occhi e alle vie respiratorie. I peli della processionaria contengono una sostanza che, a contatto con il corpo umano (o animale), viene immediatamente iniettata: provoca una forma di dermatite con arrossamento, edema, prurito e bruciore, vescicole e bolle.

(Il Faro online)