Angelus, il monito di Papa Francesco: “Mai dialogare con il diavolo”

1 marzo 2020 | 12:36
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Angelus, il monito di Papa Francesco: “Mai dialogare con il diavolo”

In piazza San Pietro la preghiera per i migranti, poi l’annuncio: “A causa del raffreddore non parteciperò agli esercizi spirituali ad Ariccia”

di FABIO BERETTA

Città del Vaticano – “Spesso nella tentazione dialoghiamo col diavolo, pensiamo: questo lo posso fare, poi mi confesso… Mai dialogare col diavolo. Gesù non parla col demonio, lo scaccia via o risponde con la Parola di Dio. Mai dialogare con la tentazione o col diavolo”.

Papa Francesco ammonisce così i tanti fedeli radunati in piazza San Pietro, incuranti del vento e del cielo plumbeo di inizio marzo, in occasione dell‘Angelus domenicale. Nella sua riflessione, il Pontefice traccia a grandi linee il racconto evangelico di questa prima domenica di Quaresima (cfr Mt 4,1-11), dove si narrano le tentazioni di Gesù: “Egli si prepara a cominciare la sua missione di annunciatore del Regno dei cieli e, come già Mosè ed Elia, lo fa con un digiuno di quaranta giorni – precisa il Papa -. Al termine di questo periodo di digiuno, irrompe il tentatore, il diavolo, che cerca per tre volte di mettere in difficoltà Gesù“.

Le tentazioni

La prima tentazione prende spunto dal fatto che Gesù ha fame, ma la risposta di Cristo è netta: “Sta scritto: ‘Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio'”.

Al secondo tentativo, “il diavolo si fa più astuto, citando anch’egli la Sacra Scrittura. La strategia è chiara: se tu hai tanta fiducia nella potenza di Dio, allora sperimentala, infatti la Scrittura stessa afferma che sarai soccorso dagli angeli”.

Ma anche in questo caso, fa notare il Santo Padre, “Gesù non si lascia confondere, perché chi crede sa che Dio non lo si mette alla prova, ma ci si affida alla sua bontà. Perciò alle parole della Bibbia, strumentalmente interpretate da satana, Gesù risponde con un’altra citazione: “Sta scritto anche: ‘Non metterai alla prova il Signore Dio tuo'”.

Il terzo tentativo, infine, “rivela il vero pensiero del diavolo: poiché la venuta del Regno dei cieli segna l’inizio della sua sconfitta, il maligno vorrebbe distogliere Gesù dal portare a compimento la sua missione, offrendogli una prospettiva di messianismo politico. Ma Gesù respinge l’idolatria del potere e della gloria umana e, alla fine, scaccia il tentatore dicendogli: Vattene, Satana! Sta scritto infatti: ‘Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto’. E a questo punto, presso Gesù, fedele alla consegna del Padre, si avvicinano degli angeli per servirlo”.

Quindi, a braccio, ammonisce: “Non si può dialogare col diavolo o con la tentazioni. Gesù due cose fa: lo scaccia o risponde con la Parola di Dio“. Bergoglio invita i credenti a seguire l’esempio di Cristo, aggiungendo: “Anche oggi Satana irrompe nella vita delle persone per tentarle con le sue proposte allettanti; mescola la sua alle tante voci che cercano di addomesticare la coscienza”.

“Da più parti arrivano messaggi che invitano a ‘lasciarsi tentare’ per sperimentare l’ebbrezza della trasgressione. L’esperienza di Gesù ci insegna che la tentazione è il tentativo di percorrere vie alternative a quelle di Dio, vie che ci danno la sensazione dell’autosufficienza, del godimento della vita fine a sé stesso“, aggiunge.

“Ma tutto ciò è illusorio: ben presto ci si rende conto che più ci allontaniamo da Dio, più ci sentiamo indifesi e inermi di fronte ai grandi problemi dell’esistenza“, ammonisce.

E conclude: “La Vergine Maria, la Madre di Colui che ha schiacciato il capo al serpente, ci aiuti in questo tempo di Quaresima ad essere vigilanti di fronte alle tentazioni, a non sottometterci ad alcun idolo di questo mondo, a seguire Gesù nella lotta contro il male; e riusciremo anche noi vincitori come Lui”.

La preghiera per i migranti

Dopo la benedizione, nel salutare i fedeli di Roma e pellegrini venuti dall’Italia e da vari Paesi, il pensiero di Papa Francesco va ai migranti, per i quali chiede di pregare.

Sono un po’ rattristato per le notizie che arrivano di tanti sfollati, tanti uomini, donne, bambini cacciati via a causa della guerra, tanti migranti che chiedono rifugio nel mondo, e aiuto. In questi giorni, la cosa è diventata molto forte. Preghiamo per loro.

Una preghiera che estende anche alla Curia Romana, che questa sera inizierà la settimana di Esercizi Spirituali ad Ariccia. “Io purtroppo, a causa del raffreddore, non potrò esserci. Quest’anno seguirò da qui le meditazioni“, annuncia il Santo Padre. Che non rinuncia però all’immancabile saluto: “Buona domenica e buon pranzo! Arrivederci!

(Il Faro online)