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Coronavirus, Regione Lazio: Zingaretti assente al Consiglio, protestano le opposizioni

4 marzo 2020 | 16:08
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Coronavirus, Regione Lazio: Zingaretti assente al Consiglio, protestano le opposizioni

Le dichiarazioni dei Consiglieri di opposizione, nella seduta del Consiglio regionale del 04.02.2020

Regione Lazio – Per Sergio Pirozzi non c’è stata tempestività nelle misure a livello nazionale per arginare il fenomeno, che poteva essere contrastato molto più efficacemente con misure più drastiche, che si sono volute evitare in nome delle accuse di razzismo e xenofobia per chi le caldeggiava.

Il sistema Europa nel suo complesso non ha retto all’emergenza“, comunque, ad avviso di Pirozzi a giudizio del quale cessata l’emergenza i responsabili dovranno andare a casa.

Giuseppe Simeone (FI) ha esordito dicendo che oggi doveva essere Zingaretti in persona a comunicare i dati della situazione; “procedure straordinarie” sono quelle che vanno messe in campo, secondo il consigliere. Anche errori sono stati fatti nella gestione dell’emergenza come dimostra l’infelice ubicazione della struttura di pretriage nell’ospedale di Formia. Un “piano straordinario di reperimento delle risorse umane” è quello che serve, secondo Simeone, che si chiede anche se vi sia un vero piano di emergenza. Anche le misure per fronteggiare la crisi economica dovuta al contagio sono importanti, ha aggiunto il consigliere approfittando della presenza in Aula dell’assessore allo sviluppo economico Paolo Orneli.

“Ci sono momenti in cui una assenza come quella del presidente Zingaretti fa molto più rumore”, e secondo Roberta Lombardi del Movimento 5 stelle questo è uno di quelli. La solidarietà a livello europeo è senz’altro necessaria in questa fase; lacune nella relazione dell’assessore dice di aver riscontrato Lombardi, riferendosi ai casi dell’assistenza territoriale e di quella domiciliare. Specie con riferimento ai medici di base e ai pediatri, mancano indicazioni univoche di comportamento da parte della regione, secondo Lombardi.

Uomini e mezzi sono idonei all’intervento?“, si è chiesta ancora Lombardi; anche la particolare conformazione di alcune parti del territorio laziale esige misure ad hoc, ha concluso la consigliera del M5s. Dopo una breve sospensione, per dare modo alla capigruppo di riunirsi, ha riaperto la seduta il vicepresidente Devid Porrello (M5s) il quale ha dato la parola al vicepresidente della Regione Lazio, Daniele Leodori (Pd).

Leodori ha riferito all’Aula che nel pomeriggio è in programma una conferenza Stato – Regioni e un Consiglio dei ministri nel corso del quale saranno stabilite nuove misure. Leodori ha dichiarato che i capigruppo in Consiglio saranno costantemente aggiornati sull’evolversi della situazione. A seguito delle comunicazioni di Leodori, Porrello ha sospeso la seduta straordinaria.

Stefano Parisi, da parte sua, ha evidenziato come siano drammatiche in particolare le ripercussioni sull’economia di questa situazione. Un vero peccato l’assenza di Zingaretti, ha aggiunto Parisi, perché avrebbe potuto ascoltare contributi utili per rimediare all’inadeguatezza dell’azione del governo nazionale.

Rodolfo Lena (Pd) ha espresso apprezzamento per lo sforzo del personale sanitario e per le misure messe in campo dalla Regione. Da valutare, a suo avviso, la proposta di aprire le graduatorie del personale in questa situazione di eccezionalità. Anche le strutture private accreditate “devono fare la loro parte” in questa fase, relazionandosi con la parte pubblica. Non lasciare soli i sindaci dei territori regionali, che si trovano a combattere con una situazione enorme, ha raccomandato Lena.

Bene le misure adottate nel Lazio comunque, a suo avviso. Daniele Giannini (Lega) ha espresso invece apprezzamento per le misure messe in campo nelle regioni colpite maggiormente dal virus, quelle settentrionali; “contraddittoria e allarmistica” invece, in alcuni casi, l’informazione, nella quale deve aumentare l’incidenza di quella istituzionale, per il consigliere della Lega. Nuove emergenze però scaturiscono da questa situazione, il che impone, secondo Giannini, anche un riesame del bilancio vigente. “L’Europa è un’incognita” ma da essa bisogna pretendere aiuto in questa circostanza.

(Adnkronos)