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Coronavirus, Simeone: “Bene centralità dello Spallanzani, ma serve raccordo migliore con i presidi di Formia e Latina”

6 marzo 2020 | 11:45
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Coronavirus, Simeone: “Bene centralità dello Spallanzani, ma serve raccordo migliore con i presidi di Formia e Latina”

Simeone: “Le strutture di emergenza di Latina e Formia, alle prese con il Covid-19, hanno visto ridursi l’organico a causa della quarantena.”

Latina e Formia – Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione regionale Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare, parla dell’emergenza Coronavirus che, negli ultimi giorni, sta colpendo anche il Lazio: “Ritengo preziosa l’implementazione di 153 posti letto di terapia intensiva, dedicati all’emergenza epidemiologica, che si andranno ad aggiungere ai 590 attualmente in esercizio. Altrettanto importante è la scelta di rimpinguare numericamente i dispositivi di protezione individuale per i medici di base e gli operatori sanitari, soprattutto nei Pronto Soccorso. Apprendi infatti che sono in arrivo dalla Protezione civile 600 mila mascherine, 20 mila tute e 5 mila occhiali protettivi sanificabili.

Al tempo stesso ho condiviso sin dal primo momento in cui si è preso coscienza dell’emergenza epidemiologica, la scelta di centralizzare gli interventi all’istituto Spallanzani. Così come il raddoppio dei letti in questo centro d’eccellenza nazionale ed europeo e punto di riferimento della sanità del Lazio è un fattore estremamente positivo.

A mio avviso però – prosegue la nota – è assolutamente necessario ed urgente un raccordo più efficiente con le periferie. Va bene lo Spallanzani come collettore finale, ma bisogna prestare attenzione ai presidi periferici, che in alcuni casi rischiano il collasso.

Dobbiamo tener presente che le strutture di emergenza di Latina e Formia, alle prese con due casi positivi al Covid-19, hanno visto ridursi l’organico a causa della quarantena riguardante parte del personale medico ed infermieristico. Una situazione che sta sottoponendo a grandi sforzi gli operatori sanitari di queste due realtà, costretti a rinunciare alle ferie e ai riposi, pur avendone diritto. Un rischio che corrono anche gli altri presidi delle province laziali, se si dovessero verificare situazioni analoghe.

Dunque occorrono soluzioni per il potenziamento dei Pronto Soccorso, a partire dalle risorse umane da implementare. La situazione straordinarie richiede misure eccezionali, perentorie e urgenti. Le vicende degli ultimi giorni – conclude la nota – dimostrano che per fronteggiare al meglio l’emergenza c’è bisogno di un maggiore raccordo fra il centro e la periferia della nostra regione”.

(Il Faro on line)