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Scuola, le linee guida del Governo: “Subito i tavoli del contratto”

6 marzo 2020 | 08:00
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Scuola, le linee guida del Governo: “Subito i tavoli del contratto”

Ma per Anief meglio rinviare i concorsi e stabilizzare i precari docenti e ata delle attuali graduatorie

Scuola – Si è conclusa l’audizione del ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, sulle linee programmatiche davanti alle Commissioni Cultura riunite di Camera e Senato. Nella sala Mappamondo di Montecitorio, la titolare del ministero dell’Istruzione ha toccato svariati temi, tutti inerenti alle linee programmatiche del suo mandato, a iniziare dalla volontà di avviare il prima possibile i concorsi per i precari: i temi trattati da Azzolina vanno dal rinnovo del contratto al reclutamento, dall’emergenza Coronavirus al rinnovo del sistema formativo 0-6 anni, dall’Invalsi da rivedere all’eccessiva burocrazia che affligge i docenti, dalla centralità degli alunni alla necessità di migliorare l’inclusione e il sostegno, sino alla formazione qualitativa dei docenti e alla dispersione da combattere.

Marcello Pacifico (Anief): “Concordiamo con la ministra in carica sulla necessità di mettere tra le priorità da attuare nel corso del suo mandato lo svolgimento dei concorsi, però da allargare a una platea di precari più vasta, fermo restando la stabilizzazione dell’attuale personale precario, e ancora il rinnovo del contratto, che non si può certo fermare al taglio del cuneo fiscale e a poco più del 3,5% di incremento sinora prospettato dalla Funzione Pubblica in accordo con il Mef.

Ci riempie di soddisfazione la rassicurazione sull’unitarietà del sistema d’istruzione, come risposta ai perenni regionalismi. Come troviamo utile avere sospeso l’attività didattica per almeno dieci giorni in tutta Italia, per evitare un maggiore contagio da Coronavirus, anche se sarebbe stata più efficace la chiusura degli istituti.

Piena condivisione, invece, sulla volontà di ridurre il carico burocratico verso i docenti, i quali devono concentrare la loro azione sulla didattica, sulla necessità di investire nella formazione, di rivedere le norme su inclusione e sostegno, nonché sull’impellenza di contrastare l’alto numero di abbandoni scolastici precoci”

Sono tantissimi i punti nevralgici della scuola che la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha affrontato in queste ultime ore, presentando, nella sala Mappamondo di Montecitorio, le linee programmatiche del suo dicastero davanti alle Commissioni Cultura di Camera e Senato. Molti punti trovano il sostegno del sindacato Anief, che chiede un incontro urgente, anche per temi, al fine di esplicitare le correzioni da apportare per migliorare la linea intrapresa dal nuovo ministro dell’Istruzione.

PRECARIATO: LAVORI IN CORSO

“Stiamo lavorando – ha detto Azzolina – a procedure di abilitazione e concorsuali valide nel tempo, oltre ai concorsi che a breve partiranno”. Per la titolare dell’Istruzione, il superamento del precariato non può prescindere dalla valorizzazione del merito. “Abbiamo avviato le procedure per tre concorsi. I provvedimenti sono al CSPI (Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione) al fine di avere personale docente stabile. Lo Stato ha il dovere di selezionare per le generazioni future i migliori docenti”.

CONTRATTO: AVVIARE I TAVOLI

“Va avviata – ha continuato la ministra – una riflessione tesa a valorizzare e a supportare il lavoro dei docenti. Voglio affrontare i nodi emergenti rispetto al loro status giuridico ed economico, che necessita di essere adeguato alle nuove sfide professionali e sociali cui sopra ho accennato. È mia ferma intenzione aprire quanto prima tavoli politici e tecnici in vista dell’avvio delle trattative per il nuovo contratto di lavoro per il personale della scuola”.

IL SISTEMA SCOLASTICO RIMARRÀ UNITARIO

“Sarà nostro impegno continuare a garantire l’unitarietà del sistema scolastico e l’autonomia delle istituzioni scolastiche nel quadro del sistema educativo di istruzione e formazione, anche rispetto ad eventuali proposte di modifica nel più ampio quadro ordinamentale di competenze, nel rapporto tra lo Stato e le Regioni” – ha assicurato Lucia Azzolina, sempre illustrando le linee programmatiche del suo mandato in Parlamento.

SISTEMA 0-6 ANNI: VA CONSOLIDATO

“Vogliamo continuare a lavorare per strutturare in maniera ancor più solida il cosiddetto sistema “zero-sei”, valorizzando al meglio le competenze dei singoli attori che lo realizzano (Stato, Regioni-Enti Locali e istituzioni scolastiche), in tema di compartecipazione economica, di gestione del personale e delle strutture scolastiche.

Desideriamo inoltre, attraverso apposite azioni di coordinamento e di interlocuzione, finalizzate al miglior utilizzo delle risorse in Legge di Bilancio, continuare ad alimentare il sistema dei cosiddetti Poli per l’Infanzia, strutture uniche sui territori che annoverano al loro interno entrambi i segmenti fondamentali dello “zero-sei” (0-3 e 3-6); soprattutto, lavoreremo per affermare la centralità delle istituzioni scolastiche nel coordinamento pedagogico territoriale che sottende alla buona riuscita e alla migliore efficacia dell’intero sistema integrato”.

SISTEMA DI VALUTAZIONE DA REVISIONARE

“Avvieremo, nel rispetto e nella valorizzazione di quanto già finora realizzato, una revisione del Sistema nazionale di valutazione, che semplifichi e armonizzi le procedure, evitando duplicazioni e sprechi, e che meglio sottolinei l’obiettivo fondamentale alla base dell’intero procedimento di rilevazione, ossia quello di individuare le misure necessarie ad aiutare le istituzioni scolastiche a migliorare il proprio servizio al Paese e a colmare i divari territoriali”, ha detto ancora la ministra nell’illustrare le linee guida del suo mandato.

DOCENTI: MENO BUROCRAZIA

“Intendo lavorare alacremente per ridurre il carico burocratico di lavoro delle scuole, attraverso la razionalizzazione delle numerose piattaforme informatiche attualmente in uso”.

Ridurremo il numero degli adempimenti formali per moltissimi procedimenti, legati ad esempio alla gestione della carriera del personale, alla formazione, alla interazione con i sistemi informativi di altri enti e di altre amministrazioni”.

“Porremo attenzione, inoltre, a limitare il carico burocratico in capo ai docenti, i quali, troppo spesso, ancora oggi, per la necessità di certificare la loro azione professionale, dedicano più tempo alla documentazione che alla riflessione pedagogica ed educativa sugli alunni. Interventi di riforma, succedutisi negli anni in maniera disorganica, impongono di avviare un processo di razionalizzazione affinché la normativa in materia di istruzione, a cominciare dagli ordinamenti scolastici, sia chiara e adeguata alle esigenze dell’amministrazione e dei cittadini”.

STUDENTI AL CENTRO

“Ciò di cui il Paese ha necessità – ha detto ancora la ministra – è rimettere gli studenti al centro, di tutta la programmazione presente e futura. Le bambine e i bambini, i ragazzi e le ragazze chiedono interventi attenti ai loro bisogni. Gli edifici devono essere sicuri, adeguati e non sovraffollati. Docenti preparati per affrontare i tempi. Diritto a didattica innovativa anche digitale. Diritto alla personalizzazione degli apprendimenti. Garantire anche a studenti con disabilità o BES il massimo impegno costante e attento per la loro piena inclusione”.

“Promuoveremo azioni per il potenziamento delle competenze degli studenti in tema di Educazione civica, studio della Costituzione italiana ed educazione motoria e sportiva, insieme all’attuazione piena e coerente delle nuove norme di recente emanazione, nonché iniziative incentrate sulle tematiche del contrasto alle mafie, al bullismo e al cyberbullismo, all’antisemitismo e alla discriminazione di genere; privilegeremo e sosterremo attività formative tese all’integrazione sociale, alla cura del territorio e alla tutela del patrimonio culturale, al valore identitario delle comunità che lo animano, all’educazione all’alimentazione sana e ai corretti stili di vita”.

INCLUSIONE: TUTTI PREPARATI

“Bisogna – ha continuato – attivare le nuove norme sull’inclusione. Per docenti sostegno procedure concorsuali ad hoc per aumentare docenti specializzati. Avviato infatti il V ciclo, 19585 posti per i prossimi docenti di sostegno.”

“Tutti i docenti a tempo indeterminato – ha sottolineato – dovranno essere formati. Al fine di trasformare in organico di diritto i posti di sostegno in deroga.”

FORMAZIONE DOCENTI DI QUALITÀ

Prioritaria la formazione di tutto il personale, non solo in ingresso. Volano strategico che garantisce la scuola in grado di affrontare il cambiamento sociale”.

“Vigileremo perché la formazione sia di qualità”, ha sottolineato la ministra dell’Istruzione.

DISPERSIONE DA VINCERE

“Considero una priorità, per il nostro Paese, continuare a lavorare per prevenire e contrastare il fenomeno della dispersione scolastica e dell’abbandono del sistema formativo da parte degli studenti. Se è vero che il fenomeno appare in lieve graduale diminuzione rispetto al passato, è altrettanto vero che ancora molto di concreto si può fare per ridurre al minimo i fattori che generano dispersione, anche in ragione delle caratteristiche territoriali.

Per fare questo è necessario creare ambienti di apprendimento maggiormente adeguati, sia sotto il profilo strutturale delle scuole che della dotazione tecnologica innovativa, ma anche attivando sperimentazioni metodologiche che sappiano rinnovare la didattica, rendendola maggiormente rispondente agli stili di apprendimento dei giovani”, ha concluso Azzolina.

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(Il Faro online)