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Coronavirus, Regione Lazio: punto per punto l’ordinanza di Zingaretti

Proseguono le attività dei mercati rionali e delle biblioteche comunali

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Regione Lazio – Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti  ha firmato l’ordinanza contenente le “Misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID2019″.

Ordinanza ai sensi dell’art. 32, comma 3, della legge 23 dicembre 1978, n. 833 in materia di
igiene e sanità pubblica indirizzate agli operatori, agli utenti, alle Aziende, agli Enti pubblici e alle strutture private accreditate del Servizio Sanitario Regionale.

Il testo contiene, tra gli altri, i seguenti punti:

· Coinvolgimento di tutte le strutture pubbliche e private accreditate facenti parte della Rete ospedaliera e territoriale regionale in coordinamento con l’Unità di crisi;

· Potenziamento della rete delle Terapie Intensive con attivazione in urgenza, anche in deroga ai procedimenti ordinari, di posti letto aggiuntivi di Terapia Intensiva, in ampliamento o per riconversione di degenze ordinarie;

· Attuazione della rete di laboratori dedicata per la diagnosi di infezione da SARS-CoV-2 coordinata dal Laboratorio Regionale di Riferimento presso l’INMI Lazzaro Spallanzani;

· Individuazione dell’Istituto Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani quale struttura di riferimento regionale per la gestione COVID-19;

· Trasferimento, da parte della Direzione Sanitaria dell’IMNI Lazzaro Spallanzani, dei pazienti già in carico e allocazione dei nuovi, per patologie diverse da COVID-19, in altre strutture pubbliche e private accreditate facenti parte della rete delle malattie infettive;

· Individuazione, quale ulteriore struttura sanitaria esclusivamente dedicata alla gestione dei pazienti affetti da COVID-19, del presidio Columbus gestito dalla Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS;

· Accoglienza dei pazienti, per tutto il periodo emergenziale del COVID-19, presso le strutture di ricovero private accreditate della Rete dell’Emergenza dotate di PS/DEA;

· Ricorso alle mascherine chirurgiche per proteggere gli operatori sanitari;

· Limitazione dell’accesso al Pronto Soccorso alle sole condizioni strettamente necessarie e nel rispetto di quanto previsto dal DPCM del 4 marzo 2020;

· Accesso della popolazione assistita presso gli studi/ambulatori/poliambulatori nei casi strettamente necessari e osservando le buone pratiche di igiene respiratoria;

· Garanzia di assistenza da parte dei Medici di Medicina Generale, i Pediatri di Libera Scelta e i Medici di Continuità Assistenziale all’utenza, privilegiando per ragioni di sanità pubblica, la permanenza degli assistiti a domicilio, anche attraverso strumenti e tecnologie di televisita e telemonitoraggio;

· Ampliamento dell’uso della ricetta dematerializzata;

· Attivazione in urgenza di posti letto aggiuntivi al fine di supportare le Terapie intensive;

· Acquisizione di dotazioni tecnologiche per l’attivazione di nuovi posti letto di Terapia Intensiva;

· Limitazione del rischio per i pazienti ricoverati nelle strutture che erogano prestazioni sanitarie e sociosanitarie;

· Rivalutazione del rischio da parte del datore di lavoro, ai sensi del D. Lgs. 81/2008, in considerazione dell’epidemia e di assicurare al personale adeguati DPI;

· Prosecuzione della normale attività professionale da parte del personale sanitario venuto in contatto con paziente affetto da COVID-19, asintomatico, previa osservanza di adeguate misure di contenimento del contagio e sorveglianza sanitaria;

· Autorizzazione per le Aziende e gli enti del SSR del reclutamento del personale necessario per la gestione dell’emergenza e assunzione di personale a tempo determinato e indeterminato allo scopo di sostenere il carico assistenziale delle strutture e/o delle aree a maggiore criticità assistenziale, previa autorizzazione della Direzione regionale Salute;

· Fornire la Direzione Salute delle indicazioni per l’espletamento delle procedure concorsuali, per l’utilizzo del lavoro agile e per lo svolgimento delle attività formative;

· Sospensione delle attività dei centri anziani comunali in ottemperanza del DPCM 4 marzo 2020;

· Prosecuzione delle attività delle biblioteche comunali a condizione di soddisfare il criterio della distanza di sicurezza di almeno un metro;

· Prosecuzione delle attività dei mercati rionali o dei mercati settimanali a condizione del rispetto della distanza di almeno un metro tra i visitatori.

(Il Faro online)

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