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Coronavirus, Petralia (Movimento dei Moderati): “Gravi inadempienze rispetto ai più deboli”

9 marzo 2020 | 15:22
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Coronavirus, Petralia (Movimento dei Moderati): “Gravi inadempienze rispetto ai più deboli”

Le assenze che superano i 5 giorni, non giustificate da certificato medico, comporteranno automaticamente l’esclusione del disabile dal Centro.

Fiumicino – “Parliamo di disabili, cioè una delle fasce più deboli della società. Ebbene fino ad oggi nessuna disposizione analoga a quelle già in vigore che stabiliscono la chiusura delle scuole, delle strutture sportive ecc… è stata ancora emanata per i centri diurni che aggregano giornalmente una considerevole quantità di portatori di handicap, anche con varie patologie”. Lo afferma  Gianfranco Giuseppe Petralia, presidente del Movimento dei Moderati.

“Infatti questi Centri di Roma, che svolgono attività sociali educative e ludiche, sono ancora aperti ed i responsabili, opportunamente interpellati in merito dai genitori dei frequentatori, hanno risposto che non avendo ricevuto alcuna disposizione in merito dalla Regione Lazio, le attività devono continuare regolarmente, specificando che le assenze che superano i 5 giorni, non giustificate da certificato medico, comporteranno automaticamente la cancellazione dalla lista e quindi l’esclusione del disabile dal Centro.

Alcuni genitori, che non vogliono perdere il diritto di fruire quel nobile servizio sociale messo a loro disposizione dalla Regione Lazio, consapevoli dei rischi ampiamente spiegati dalle competente istituzioni, circa la forte possibilità di contagio del coronavirus, dopo avere sensibilizzato in merito i competenti uffici della Regione Lazio, senza ottenere alcun risultato, si sono rivolti alla settore Attività Sociali del nostro Movimento, allo scopo di ottenere un supporto alle giuste richieste fino ad oggi disattese.

In buona sostanza abbiamo accertato che questi centri sono effettivamente aperti e che almeno sei frequentatori risiedono a Fiumicino e vengono accompagnati giornalmente a Roma mediante un pulmino.

A questo punto non si capisce perché la Regione Lazio non decreta la chiusura di questi centri, eppure dovrebbe essere evidente che sono punti di aggregazione che possono favorire i contagi, dovrebbe essere evidente che i frequentatori sono persone fragili e quindi a rischio quanto o forse più degli anziani portatori di altre patologie, dovrebbe anche essere evidente che questo comportamento inficia inequivocabilmente tutti gli sforzi che vengono quotidianamente profusi per contrastare questo maledetto Covid 19.

Riservandoci, attraverso il nostro settore delle attività sociali, di intraprendere tutte le azioni possibili presso le Amministrazioni di riferimento, allo scopo di risolvere questo vergognoso problema che mai si sarebbe dovuto verificare, chiediamo alla Regione Lazio un urgente intervento risolutore”.