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Coronavirus, anche a Pomezia misure ristrettive per evitare il rischio contagi

10 marzo 2020 | 17:05
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Coronavirus, anche a Pomezia misure ristrettive per evitare il rischio contagi

Le nuove direttive del Comune di Pomezia in seguito all’ultimo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri

Pomezia  – “Si informa la cittadinanza che è in vigore da questa mattina il nuovo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri che estende all’intero territorio nazionale le misure già adottate per la Regione Lombardia”. Ad informare i cittadini è il Comune di Pomezia, che ribadisce attraverso un comunicato stampa quali sono le misure da seguire in città a seguito del nuovo decreto.

“In particolare: è vietata ogni forma di assembramento – avvisa il Comune – di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico; evitare ogni spostamento se non per comprovate esigenze di lavoro, di prima necessità e di salute. In questi ultimi casi è richiesta specifica autocertificazione da rilasciare in caso di controllo. E’ consentito il rientro presso la propria residenza, abitazione o domicilio”.

“Si consiglia di prestare particolare attenzione al rispetto delle seguenti prescrizioni pena la sospensione dell’attività: sono sospese le attività di pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati, con applicazione di specifiche sanzioni in caso di mancato rispetto. Sono consentite le attività di ristorazione e bar dalle 6.00 alle 18.00 con obbligo, a carico del gestore, di predisporre le condizioni per garantire la distanza di sicurezza. Sono consentite attività commerciali a condizione che il gestore garantisca l’accesso ai predetti luoghi con modalità contingentate o idonee a evitare assembramenti di persone”.

“Nei giorni festivi e prefestivi – continua il comunicato – sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati. È quindi confermata la chiusura del mercato settimanale di sabato a Pomezia e disposta la chiusura del mercato domenicale di Campo Ascolano. Sarà inoltre chiuso il mercato Coldiretti di giovedì in piazza San Benedetto perché non riesce a rispettare le prescrizioni disposte dal Decreto. La chiusura non è disposta per le farmacie, parafarmacie, alimentari. Si comunica che i negozi di alimentari saranno sempre aperti quindi non è necessario affollare i suddetti nel reperimento dei generi alimentari”.

Chiuse palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, centri culturali, centri sociali, centri ricreativi. L’apertura dei luoghi di culto è condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro. Sono sospese le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri. La Diocesi di Albano ha sospeso anche la celebrazione delle messe”.

“È sospesa l’apertura dei musei e degli altri istituti e luoghi di cultura. Sono sospesi i congedi ordinari del personale sanitario. Ai soggetti con febbre maggiore di 37,5° C è fortemente raccomandato di rimanere a casa, limitare al massimo i contatti sociali e chiamare il medico curante. Divieto assoluto di mobilità per i soggetti posti in quarantena“.

“Si raccomanda – conclude il Comune – ai datori di lavoro pubblici e privati di favorire la fruizione di periodi di congedo ordinario e di ferie. La modalità di lavoro agile può essere applicata, per la durata dello stato di dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato, anche in assenza degli accordi individuali previsti. Attività didattica delle scuole di ogni ordine e grado e servizi educativi per l’infanzia sospesi fino al 3 aprile“.

(Il Faro online)