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Loculi scaduti al cimitero di Latina, Codici denuncia: “Intollerabile il silenzio del Sindaco”

11 marzo 2020 | 06:00
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Loculi scaduti al cimitero di Latina, Codici denuncia: “Intollerabile il silenzio del Sindaco”

“Ad oggi nessuna notizia trapela: il comune si tiene abbottonato come se la cosa non lo riguardasse”

Latina – “Siamo all’assurdo ed al paradosso” – queste le parole di Antonio Bottoni responsabile provinciale dell’associazione Codici di Latina che prosegue: “I concessionari di sepolture presso il Cimitero Urbano di Latina associati a Codici stanno ricevendo da Ipogeo lettere in cui si afferma che “nessuna attività di liberazione dei loculi scaduti è da considerarsi per la scrivente sospesa”.

“Inoltre, Ipogeo arriva ad affermare che è evidente l’impossibilità di consentire un “illecito e prorogato utilizzo in danno della collettività” della sepoltura e, da ultimo, informa che con detta missiva chiude ogni possibilità di ulteriore riscontro.

Ebbene, mentre il comportamento di Ipogeo ci può meravigliare relativamente, quello che appare francamente incredibile ed intollerabile è il silenzio che il Sindaco di Latina sta osservando in merito a questo delicatissimo argomento, che coinvolge migliaia di concessionari di sepolture.

Non occorre più richiamare quanto Coletta garantiva nel suo programma elettorale circa l’eventuale della concessione per le vistose inadempienze riscontrate direttamente dai cittadini.
Il Sindaco in persona ha più volte promesso che avrebbe fatto conoscere la posizione del comune in merito e, dobbiamo ricordarlo, sono stati dati incarichi a pagamento ad uno studio tecnico e ad uno studio tecnico legale per avere un parere sulla convenzione di gestione e, in particolare, sull’argomento che da due anni tiene banco, cioè l’estensione retroattiva dell’efficacia del regolamento (come pretende di fare Ipogeo, considerando scadute concessioni che avrebbero ancora durata di moltissimi anni davanti).

Tuttavia, ad oggi nessuna notizia trapela: il comune si tiene abbottonato come se la cosa non lo riguardasse e non ne coinvolga le responsabilità connesse al suo ruolo di ente concedente.
Ciò è assurdo in quanto il programma elettorale prometteva ben altro comportamento ed è paradossale che sia Ipogeo ad affermare che l’occupazione delle sepolture sia persino “illecita”.

Non possiamo non richiamare alla memoria il gongolante proclama del Comune di fine 2019, nel quale si affermava che “è impensabile che sui servizi essenziali si attui una politica che non tenga conto della ricaduta che può avere sulla vita dei cittadini”. Inoltre, prosegue l’articolo, “In particolar modo per un servizio irrinunciabile come quello del cimitero, che coinvolge gli affetti e il dolore delle persone”.

Le parole hanno un peso e quelle del comunicato appena richiamato dovrebbero avere il peso dei macigni, invece sembrano che non abbiano neppure quella di un piuma, che il primo alito di vento soffia via.
In ogni caso, Codici ribadisce, non smentita da fatti concreti, che si stanno rivelando fondati i suoi timori sulla inutilità di tali affermazioni e della richiesta di interruzione delle azioni in danno dei cittadini.

Da ultimo, non possiamo che ricordare ai responsabili comunali che da mesi hanno più volte preso impegno con le Associazioni dei consumatori di aprire un tavolo di confronto su tutte le tematiche specifiche riguardanti i consumatori e, prima tra tutte, proprio quella sul cimitero.
Stiamo ancora aspettando che ciò si verifichi.

Codici, comunque, considerato lo stato delle cose, conferma che è fortemente intenzionata a portare avanti la sua battaglia a difesa dei diritti dei concessionari delle sepolture con le iniziative già poste in essere ed attivandone di ulteriori, già concordate con i numerosi cittadini che hanno dato fiducia alle azioni loro proposte.
Se ne facciano una ragione tutti”.