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Coronavirus, Simeone: “Ok gestione pazienti acuti, ma urgono mascherine nei presidi perifici”

12 marzo 2020 | 16:01
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Coronavirus, Simeone: “Ok gestione pazienti acuti, ma urgono mascherine nei presidi perifici”

Simeone: “Le mascherine sono introvabili anche nei presidi ospedalieri della provincia. Un problema sia per il personale sanitario, sia per l’utenza.”

Latina e Formia – “Apprezzo lo sforzo compiuto volto a potenziare le strutture romane in termini di posti letto al fine di fronteggiare al meglio l’emergenza Coronavirus. Oltre alla centralità dell’istituto Spallanzani, nostra punta di diamante, considero importante che dal 16 marzo saranno pronti 21 posti di terapia intensiva e 28 posti di ricovero per la nuova struttura ‘Covid-19 Hospital 2’ alla  Columbus.

Altrettanto utile – fa sapere, in una nota, Giuseppe Simeone, presidente della commissione sanità regionale – è il sostegno del Policlinico Tor Vergata, dove da giovedì ci saranno 8 posti letto in più dedicati, come pure del San Camillo, ospedale nel quale venerdì aprirà il reparto di sorveglianza. Abbiamo avuto rassicurazioni sulla disponibilità di 400 letti di terapia sub-intensiva, in aggiunta ai 675 complessivi per quella intensiva. Riconosciamo quindi l’attivazione di una task-force rilevante per affrontare anche un eventuale picco di contagi.

Tuttavia non possiamo non rilevare che se per la gestione dei pazienti acuti è in corso un indubbio potenziamento delle strutture della Capitale, restano irrisolti i nodi legati ai presidi periferici. A partire dall’aumento di risorse umane, dal momento che tanti medici ed infermieri, già sotto organico, sono sottoposti ad un tour de force massacrante. Ancor più urgente il reperimento dei dispositivi di protezione individuale, in primis le mascherine, praticamente introvabili anche nei presidi ospedalieri della provincia. Un problema che tocca sia il personale sanitario sia l’utenza più fragile, anziani su tutti.

Non vanno infine dimenticate le criticità legate al territorio. Mi riferisco – conclude la nota – in particolare all’assistenza per anziani e i disabili, dove si registrano ulteriori difficoltà nell’accesso ai servizi. In tal senso credo che occorra dare un supporto maggiore alle reti di solidarietà per aumentare la coesione delle comunità locali, potenziando e non sguarnendo i servizi di prossimità”.

(Il Faro on line)