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Coronavirus, Raggi: “A Roma il lavoro agile diventa modalità ordinaria”

Per le attività che non possono essere destinatarie di lavoro agile, l'Amministrazione capitolina adotta strumenti alternativi

Roma – Il lavoro agile diventa modalità ordinaria fino al 25 marzo per tutti i dipendenti di Roma Capitale. E’ quanto prevede una circolare inviata dal Dipartimento Organizzazione e Risorse Umane ai responsabili di tutte le strutture. Vengono così recepite pienamente le indicazioni contenute nella direttiva prodotta dal Ministero per la Pubblica Amministrazione.

“Ci sono alcune attività e servizi che devono necessariamente proseguire ma, allo stesso tempo, è imprescindibile salvaguardare la salute pubblica. Il nostro percorso per il lavoro agile si è sviluppato proprio in quest’ottica, mantenendo un equilibrio assoluto tra i due aspetti”, spiega la sindaca Virginia Raggi.

“Abbiamo definito un meccanismo che consente di fronteggiare in tutti gli aspetti l’attuale stato di emergenza. Ci siamo organizzati affinché tutti lavorino in modalità agile, tranne che per chi incide sulla gestione dell’emergenza e consente di erogare attività indifferibili. Ricordo a tutti che in questa fase così delicata è fondamentale collaborare all’insegna della coesione. Ringrazio tutti i dipendenti per gli sforzi di questi giorni”, sottolinea l’assessore al Personale Antonio De Santis.

Obiettivo primario è evitare gli spostamenti sul territorio senza pregiudicare lo svolgimento dell’attività amministrativa. Per questo, a differenza delle precedenti misure, il lavoro agile diventa la forma ordinaria di gestione del rapporto di lavoro e non è più soltanto consigliato e incentivato. Le strutture capitoline che gestiscono l’erogazione di funzioni di gestione dell’emergenza e altri servizi indifferibili dovranno individuare quelle attività che richiedono l’indispensabile presenza fisica e organizzarsi di conseguenza, tramite apposite rotazioni per garantire un numero minimo di personale. I dirigenti dovranno quindi presidiare le strutture e accertare che tutto si svolga secondo queste disposizioni. Per le attività che non possono essere destinatarie di lavoro agile, l’Amministrazione capitolina adotta strumenti alternativi, come la fruizione delle ferie pregresse, quelle risalenti agli scorsi anni che comunque a norma si sarebbero dovute utilizzare entro il 30 aprile.

(Il Faro online)