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Covid-19, De Angelis e Orsomando: “Cerveteri tuteli gli operatori ecologici”

13 marzo 2020 | 11:40
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Covid-19, De Angelis e Orsomando: “Cerveteri tuteli gli operatori ecologici”

“L’azienda del settore ambiente si è fatta trovare impreparata e questo potrebbe mettere a repentaglio, oltre gli operatori ecologici, anche le loro famiglie e l’intera collettività”

Cerveteri – “Da alcune ore siamo venuti a conoscenza di notizie gravissime che stiamo già provvedendo a verificare. A quanto risulta, i lavoratori dell’Ati Camassa Ambiente che operano nel settore della raccolta di rifiuti, del servizio porta a porta della raccolta differenziata e della nettezza urbana che si svolge sul territorio comunale di Cerveteri, stanno vivendo una situazione surreale e non condivisibile in questo momento così delicato”, si legge in una nota congiunta di Aldo De Angelis e Salvatore Orsomando, consiglieri comunali di Cerveteri.

“Difatti – spiegano – sembra che, i citati operatori ecologici, sono al momento tutti sprovvisti di idonee mascherine, gel disinfettante, guanti in lattice, e altro ancora tutte dotazioni di Dpi (dispositivi di protezione individuale), la cui assenza e non utilizzo, potrebbe mettere a serio rischio la salute degli stessi lavoratori e di altri di contrarre il Codiv-19. Come tutti sanno, la pandemia coronavirus è arrivata forte nella nostra regione e su i nostri territori ma, nonostante l’emergenza fosse già conclamata da alcune settimane, l’azienda del settore ambiente si è fatta trovare probabilmente impreparata e questo potrebbe mettere a repentaglio, oltre gli operatori ecologici, anche le loro famiglie e l’intera collettività”.

“Oggi, vista la gravità del momento, chiediamo all’Ati Camassa Ambiente, prima di intraprendere le dovute azioni presso le competenti autorità, di attivarsi prontamente affinché aggiorni il documento di valutazione dei rischi Dvr per la presenza del nuovo rischio biologico e attivi celermente procedure ed azioni coerenti con le prescrizioni indicate dal governo, attraverso i diversi Dpcm emanati nelle ultime settimane, in materia di prevenzione del contagio da Covid-19, come anche già indicato dalle Autorità Comunali di Cerveteri. Chiediamo di provvedere urgentemente, a tutela dei lavoratori, all’immediata fornitura di idonei dispositivi di protezione individuale (mascherine e tute monouso, gel disinfettante, guanti in lattice monouso e altro ancora) oltre che si avverte la necessità di sollecitare alla citata impresa Ati Camassa, a tutela della salute degli operatori e per arginare un potenziale contagio, che siano immediatamente garantiti: installazione di dispenser per la distribuzione di gel igienizzante per le mani in tutti gli spazi comuni specialmente nei bagni e vicino alle macchine marcatempo; la costante sanificazione, con periodicità ravvicinata, dei mezzi aziendali, degli spazi e delle attrezzature comuni (spogliatoi, parco mezzi, uffici, ecc.); attuare le procedure per evitare l’affollamento degli uffici e degli spogliatoi, soprattutto ad inizio e fine turno e durante le attività lavorative al fine di consentire il mantenimento delle distanze tra persone raccomandate dal Ministero della Salute; il ricorso allo smart working per il personale amministrativo (come indicato dai Decreti governativi); la sospensione dei termini per i procedimenti disciplinari e per ogni procedura che comporti o possa comportare la convocazione di personale presso gli uffici.

“Inoltre, chiediamo: la tutela di tutti i soggetti a rischio e/o lavoratori con patologie gravi, tali da compromettere la propria integrità fisica, nonché già riconosciute dall’azienda e sottoposti a limitazioni per gravi motivi di salute, di riconoscere i permessi contenuti dall’art.41, comma 1, del Ccnl applicato, come permessi retribuiti, richiesti dal lavoratore evitando la defalcazione degli stessi dal monte ore ferie, permessi Rol ed ex festività, Par e conto ore. Sembra opportuno evidenziare che tali richieste, oltre a rivendicare la corretta applicazione delle disposizioni legislative in materia di prevenzione del contagio da Covid-19, rispondono ad una logica di salvaguardia della salute pubblica, ma anche di salvaguardia della continuità di servizi strategici per la salute pubblica come quelli di raccolta, trasporto e gestione dei rifiuti; attuare un programma di screening degli operatori per valutare l’insorgenza di patologie”.

“Sicuri che i nostri suggerimenti saranno presi in considerazione nell’attesa che tutta la situazione torni alla normalità, si ricorda che non rispettare le disposizioni in materia di salvaguardia della salute dei lavoratori potrebbe raffigurare reato come anche il non rispetto dei Decreti governativi per i quali si ha obbligo di attivare tutte le iniziative necessarie atte alla salvaguardia della salute e l’integrità fisica dei lavoratori e relative famiglie ed è per questo che richiediamo all’Autorità Comunale di vigilare e pretendere il rispetto di tali regole, oltre che estendere le stesse anche agli operatori e dipendenti comunali”, concludono De Angelis e Orsomando.

(Il Faro online)