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Coronavirus, l’Italia che non si arrende: musica e applausi dalle finestre

14 marzo 2020 | 16:22
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Fra i palazzi e le strade delle città apparentemente deserte sono riecheggiate le note di alcune delle più famose canzoni della nostra tradizione. E oggi, alle ore 18, toccherà ad “Azzurro” di Adriano Celentano

Roma – Dall’Inno di Mameli a “O mia bela Madunina”, nel tardo pomeriggio di ieri, 13 marzo, l’Italia intera si è sporta dalle finestre e ha cantato, più forte che poteva. Ha cantato per sentirsi un po’ meno sola, e per infondere un po’ di speranza nel prossimo. Ma anche per dimostrare di essere più forte di qualunque virus. E così, fra i palazzi e le strade delle città apparentemente deserte, sono riecheggiate le note di alcune delle più famose canzoni della nostra tradizione: immagini che hanno fatto – e stanno facendo – il giro del mondo, rendendo l’Italia un esempio di coraggio e resilienza.

L’applauso a medici e infermieri

E per oggi, 14 marzo, sono stati programmati ben due nuovi flash mob. Uno, alle ore 12.00, per ringraziare ed applaudire i tanti medici ed infermieri che, in queste settimane, stanno combattendo in prima linea contro il nuovo coronavirus: “Un gesto semplice per unire le nostre mani”, hanno spiegato i promotori. In tantissimi, infatti, hanno risposto all’appello, manifestando la propria gratitudine ed il proprio supporto al personale sanitario italiano.

“Azzurro”

L’altro, invece, si terrà alle ore 18.00, per cantare tutti insieme “Azzurro” di Adriano Celentano.

“Il cielo è sempre più blu”

Domani, 15 marzo, invece, tutta Italia è chiamata a sporgersi dalle finestre e dai balconi – sempre alle ore 18.00 – per intonare una delle canzoni più celebri e importanti del nostro patrimonio artistico: “Il cielo è sempre più blu”, dell’indimenticabile Rino Gaetano. Perché, se restiamo uniti, andrà davvero tutto bene.

(Il Faro online)