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Dorothea Wierer: “L’IBU non ci dà ascolto, non tengono alla salute degli atleti. Avanti senza fare calcoli”

Sta proseguendo la Coppa del Mondo di biathlon. La campionessa mondiale delle Fiamme Gialle in gara, anche oggi, esprime apprensione per la vicenda coronavirus

Kontiolahti – Le parole di Dorothea Wierer al termine della sprint femminile di Kontiolahti vinta da Denise Herrmann, che ha approfittato del diciannovesimo posto di Dorothea Wierer per soffiarle il primo posto nella graduatoria di specialità.

L’altoatesina conserva la leadership nella classifica generale davanti a Tiril Eckhoff con 781 punti contro 755 (ma in realtà sono 8 i punti di differenza per il gioco degli scarti) e nella pursuit di oggi si giocherà la seconda Coppa del Mondo consecutiva. Dorothea sta vivendo come tutti gli italiani giorni di apprensione, e ha affidato il suo messaggio di solidarietà ai nostri connazionali sul paraocchi e sul caricatore della propria carabina, dove ha scritto “andrà tutto bene“.

Sono un po’ delusa – racconta -, è difficile rimanere concentrata in queste condizioni, stiamo passando tutti gran parte della giornata a vedere cosa succede in Italia e nel mondo, è difficile pensare allo sport. Sono abbastanza colpita dal comportamento dell’IBU, che ha preso la decisione di farci correre quando tutto il mondo dello sport si è fermato, senza nemmeno chiedere il nostro parere. Evidentemente comanda il potere dei soldi e dei contratti, anzichè la salute degli atleti“.

Tornando alla gara, Wierer è stata condannata da due errori negli ultimi due colpi della serie in piedi. “Siamo partite con un po’ di vento, anzi sembrava scatenarsi l’inferno. Poi le cose sono un po’ cambiate, passando dalla neve all’acqua, alla fine i miei errori sono arrivati perchè ho sparato con poca lucidità. Adesso non dobbiamo fare troppi calcoli in vista dell’ultima gara, ho vissuto più o meno la stessa situazione l’anno passato, anche se le cose poi andarono bene. Però rispetto al 2019 le mie avversarie viaggiano molto più forte sugli sci“.

(Il Faro on line)