Il provvedimento

Scuola,  Tfa Sostegno: Anief chiede la proroga per la presentazione delle domande e il versamento dei contributi

14 marzo 2020 | 10:00
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Scuola,  Tfa Sostegno: Anief chiede la proroga per la presentazione delle domande e il versamento dei contributi

Il Sindacato: “Bandire un Pas sostegno straordinario aperto al personale con almeno 24 mesi di servizio su sostegno, maturati senza titolo nel servizio nazionale di istruzione”

Scuola – Dopo lo spostamento delle prove di accesso, disposta con DM 176 dell’11 marzo 2020, è ora indispensabile la proroga per la presentazione delle domande per l’ammissione alle prove d’accesso e per il pagamento dei contributi al V ciclo Tfa sostegno.

Per questo Anief chiede al ministro dell’Università e della Ricerca di invitare tutti i rettori a riaprire i termini per la presentazione delle domande dopo aver chiesto l’adozione di un provvedimento ad hoc per il personale precario con anni di servizio.

Inoltre, il fatto che da Viale Trastevere si sia già predisposto il necessario rinvio delle prove preselettive al 18 e 19 maggio, rende ancora più evidente la necessità che si faccia lo stesso anche per le domande di ammissione. La proroga, però, per Anief dovrà riguardare anche la scadenza di pagamento dei contributi di iscrizioni almeno fino all’ultimo giorno utile per lo svolgimento delle prove se sarà confermato

Dopo lo spostamento ufficiale al 18 e 19 maggio delle prove di accesso al V ciclo Tfa sostegno, a seguito del DPCM anti Coronavirus del 9 marzo 2020 che ha portato alla sospensione delle attività didattiche nelle Università fino al prossimo 3 aprile 2020, ci si aspetta ora un’altra importante proroga: “è verosimile – scrive Orizzonte Scuola – che le Università prorogheranno le scadenze” indicate nei bandi già pubblicati o in via di pubblicazione, “per permettere ai docenti tempi più distesi per il pagamento della tassa di partecipazione, nonché l’acquisizione dei 24 CFU o anche del titolo stesso di laurea”.

IL COMMENTO DEL PRESIDENTE

Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “alla luce delle misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza da Coronavirus, per via della situazione epidemiologica che interessa l’intero territorio nazionale, è stato provvidenziale decidere di spostare a maggio le prove per l’accesso ai corsi di sostegno nei tempi inizialmente stabiliti. Ben venga, quindi, la proroga decisa dal ministero di competenza, qual è quello dell’Università. Al ministro Gaetano Manfredi, ora però chiediamo anche di dare vita ad un percorso specializzante, senza prova preselettiva, riservato al solo personale che abbia svolto nel servizio nazionale di istruzione almeno 24 mesi di servizio su sostegno e senza titolo”.

A proposito dello slittamento delle prove di accesso ai corsi di sostegno, Anief ritiene che la decisione presa dal ministero sull’Università sia stata quanto meno opportuna: va ricordato, a questo proposito, che proprio il sindacato autonomo ha chiesto nei giorni scorsi, attraverso una lettera inviata al ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi, la proroga dei termini delle scadenze per la presentazione delle domande di partecipazione ai Tfa sostegno in via attivazione nei diversi atenei autorizzati. In queste ore, sempre l’Anief, si è rivolto al Capo segreteria del dello stesso ministro Gaetano Manfredi.

LA RICHIESTA DEL SINDACATO

Nella richiesta, Anief, ha scritto di condividere “l’idea di prorogare i termini di partecipazione” alle prove preselettive del prossimo Tfa sostegno. Allo stesso tempo, il sindacato si domanda “se non sia il caso di bandire un Pas sostegno straordinario aperto al personale con almeno 24 mesi di servizio su sostegno, maturati senza titolo nel servizio nazionale di istruzione”: tale corso specializzante, si dovrebbe organizzare, però, “senza prova preselettive, così da consentire, attraverso una frequenza on line, il conseguimento del titolo” di docente di sostegno.

I RICORSI CONTRO LE ESCLUSIONI ECCESSIVE

Anief ricorda di avere avviato specifici ricorsi al giudice, per chiedere l’aumento dei posti per conseguire la specializzazione, l’ammissione alle prove scritte di tutti coloro che otterranno il punteggio minimo di 18/30 alle preselezioni e contro l’esclusione dei docenti AFAM, degli educatori, dei diplomati per la classe A-66, degli educatori e dei Dottori di ricerca senza i 24 CFU.

I bandi hanno confermato pure l’esclusione dei candidati che alle preselezioni non rientreranno nel doppio dei posti previsti per ogni ordine e grado nonostante anche nel caso abbiano raggiunto il punteggio minimo di 18/30 ai test: una decisione che porterà a probabile ulteriore contenzioso. Infine, rimane aperta la ferita dei posti del tutto insufficienti attivati in molte regioni. Per tutte queste ragioni, Anief avvia specifici ricorsi, ai quali è possibile aderire on line.