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Il Cio va avanti verso le Olimpiadi. Berruto: “Decisione preoccupante. Tuteliamo la salute”

Mentre si attende la decisione definitiva del Cio, l’ex coach azzurro della pallavolo italiana parla a Swimbiz.it. In pieno allarme coronavirus è rischioso, secondo il suo pensiero, portare avanti il progetto olimpico

Losanna – Ritiene di poter andare avanti il Comitato Olimpico Internazionale. Come indica il comunicato ufficiale uscito nelle scorse ore, il Cio non desidera in questo momento, prendere decisioni drastiche nei confronti dello svolgimento dei Giochi di Tokyo 2020.

A luglio la competizione. Un membro dello staff intanto è positivo al coronavirus

Solo tra 4 mesi la competizione prenderebbe piede in Giappone. E in piena emergenza coronavirus in tutto il mondo, quanto detto dal Cio sta sollevando dubbi e incertezze. La decisione definitiva arriverà solo nei prossimi giorni, ma intanto la manifestazione più importante continua per la propria strada. E’ di notizia dei giorni scorsi, che il vicepresidente  del Comitato Organizzatore, presidente della Federcalcio giapponese, è risultato positivo al Covid – 19.

Il Cio agli atleti: “Continuate ad allenarvi”

Una preparazione di un evento in pieno allarme epidemia. Il Cio incoraggia gli atleti a proseguire i propri allenamenti e qualifiche. Ma mezzo mondo dello sport si è fermato. Bach ha detto che eventualmente per le qualifiche farebbero fede le diverse classifiche delle competizioni internazionali già svolte. Ma i limiti indicati dai diversi Governi, in incontri sociali e palestre chiuse, impone una riflessione a tale consiglio. Ne parla Mauro Berruto. L’ex allenatore dell’Italvolley maschile, che a Londra 2012 vinse il bronzo olimpico, si pone in modo dubbioso nei confronti di quanto indicato dal Cio stesso: “C’è un bene superiore da tutelare che è la salute. La maggior parte delle piscine e delle palestre sono chiuse. Come farebbero gli atleti ad allenarsi in vista dei Giochi ? E’ offensivo parlare in questo modo”.

Berruto: “Le Olimpiadi sono un momento di rinascita. Cosa succederebbe se l’epidemia si espandesse negli atleti paesi ?”

Lo sottolinea in modo marcato Berruto. Nell’audio diffuso da Swimbiz.it, uno dei personaggi più importanti dello sport italiano, fa anche riferimento a quanto fatto dallo sport, per prevenire il diffondersi del coronavirus. L’ex coach azzurro aggiunge: “Mi dispiace che lo sport si sia mosso in ritardo. Di solito è sempre il primo a fare, guidando le decisioni della società civile. Questa volta non è stato così”. E se i Giochi si svolgessero ? Berruto risponde: “Se nei mesi estivi il virus si spostasse negli altri Paesi (e mi auguro con tutto il cuore di no) sarebbe drammatico. Il tasso di imprevedibilità di questa pandemia è alto. Che cosa succederebbe se si spostasse in regioni del mondo che non potrebbero partecipare ? Vogliamo davvero avere una Olimpiade dimezzata ?”. Proseguono i dubbi sorti dalla decisione presa dal Cio.

Le Olimpiadi potrebbero essere un segnale di rinascita per tutto il pianeta, davvero. Capisco che l’impatto economico sia devastante, però stiamo parlando di un bene superiore che è la vita. E la salute psicofisica degli atleti e dei partecipanti. Spero si possa lavorare da subito per una ripartenza globale”. Conclude Berruto.

Di seguito il comunicato diffuso dal Cio, sul sito ufficiale

“L’emergenza legata al virus COVID-19 sta influenzando i preparativi per i Giochi Olimpici di Tokyo 2020 e sta cambiando di giorno in giorno. Il CIO rimane pienamente impegnato nei Giochi Olimpici di Tokyo 2020 e, con più di quattro mesi prima dei Giochi, non crede sia necessario prendere decisioni drastiche in questa fase. E che qualsiasi speculazione in questo momento sarebbe controproducente. Il CIO incoraggia tutti gli atleti a continuare a prepararsi alle Olimpiadi di Tokyo 2020 nel miglior modo possibile” (fonte@olympic.org).

(Il Faro on line)